C’è tensione tra le forze dell’opposizione per le vicepresidenze di Camere e Senato, mentre Forza Italia punta a due vicepresidenti.
Le votazioni avverranno oggi pomeriggio: alle 14 per la Camera, alle 15 per il Senato.
Non c’è intesa tra le opposizioni sui nomi da inserire nelle caselle spettanti ai partiti di minoranza per le vicepresidenze di Camera e Senato. Tra Pd e Terzo Polo è ancora alta tensione dopo la richiesta di un incontro rispedita al mittente da Azione e Italia Viva prima di fare una timida apertura. Ma col “paletto” di una mediazione che assicuri la giusta rappresentanza” di tutte le forze politiche.
Il che vuol dire che il Terzo Polo chiede di mettere uno dei suoi all’interno di almeno una delle due caselle da vicepresidente, dopo aver puntato il dito su piddini e cinquestelle accusati di fare accordi sottobanco per dividersi le poltrone disponibili a scapito dei centristi di Iv e Azione. Per bocca del renziano Ettore Rosato il Terzo Polo minaccia l’Aventino: lasciar fuori i centristi da ogni ruolo rischia di compromettere in “maniera irreversibile” ogni rapporto tra le opposizioni. Sono in corso tentativi di mediazione che però finora non sembrano aver prodotto risultati.
Forza Italia punta a due vicepresidenti
Sul versante del centrodestra, invece, i rumors delle ultime ore dicono che gli azzurri di Forza Italia puntano su due vicepresidenti (dopo essere rimasti fuori dalle presidenze alla Camera e al Senato). Il Cavaliere avrebbe indicato Maurizio Gasparri a palazzo Madama e Giorgio Mulè a Montecitorio. Da Fratelli d’Italia dovrebbe arrivare la riconferma di Fabio Rampelli alla Camera, mentre al Senato la Lega sembra orientata su Gianmarco Centinaio.
Il Partito democratico proporrà Anna Ascani e Anna Rossomando, mentre tra i 5 stelle circolano i nomi di Mariolina Castellone (capogruppo uscente al Senato) e a Montecitorio dell’ex ministro Sergio Costa e della vicepresidente del Movimento, Alessandra Todde. Ma spunta anche il nome di Chiara Appendino.
La convocazione in Aula a Montecitorio è prevista per le 14 per eleggere quattro vicepresidenti, tre Questori e otto Segretari. Ogni deputato scriverà sulla propria scheda due nomi per i vicepresidenti, due per i Questori, quattro per i Segretari. Verranno eletti coloro che al primo scrutinio avranno ricevuto il maggior numero di voti. Nell’Ufficio di Presidenza devono essere rappresentati tutti i gruppi parlamentari.
Invece la convocazione nell’Aula di palazzo Madama sarà alle 15, con analoghe modalità. Anche in Senato saranno eletti quattro vicepresidenti, tre Questori e otto Segretari. Ogni senatore dovrà scrivere sulla scheda due nomi per i vicepresidenti, due per i Questori, quattro per i Segretari. Saranno eletti quelli che otterranno il maggior numero di voti. A parità di voti sarà eletto il candidato più anziano di età.