Nonostante sia passato del tempo, ancora oggi si parla dell’esonero di Mihajlovic. Ecco cos’è successo con il Bologna dietro le quinte.
L’addio del serbo ai rossoblù ha fatto e tutt’ora continua a far discutere. Un protagonista della vicenda ha svelato cos’è successo realmente.
L’esonero di Mihajlovic è stato uno degli avvenimenti più sorprendenti di questo avvio di stagione. Il Bologna ha deciso di dire addio all’allenatore dopo anni molto intensi in cui si era costruito un legame fortissimo fra tutte le componenti. La malattia del serbo ha segnato società, giocatori e tifosi, rendendo così controversa la scelta di sollevarlo dall’incarico.
Secondo alcuni, infatti, è stata una decisione poco etica, mentre per altri è stato corretto trattare Miha come professionista. Ne sono seguite polemiche e ancora oggi si discute a proposito.
I rossoblù hanno poi deciso di affidarsi a Thiago Motta per cercare di sistemare la situazione in classifica.
Recentemente, però, è emerso un retroscena interessante sull’avvicendamento in panchina.
Come anticipato, l’esonero di Mihajlovic è stato molto sofferto per tutte le parti in causa. Il legame che si era creato era molto solido, ma la società ha deciso di cambiare guida tecnica dopo un avvio di campionato al di sotto delle aspettative.
Da qui la scelta di puntare su un allenatore emergente come Thiago Motta, reduce da un’ottima salvezza conquistata con lo Spezia in una situazione complicata a livello personale (tensioni con al società). L’ex centrocampista di Genoa ed Inter avrà dunque il compito di risollevare la squadra il più velocemente possibile.
Secondo alcune indiscrezioni, i rossoblù avevano in mente De Zerbi per la panchina, ma l’allenatore (oggi al Brighton) avrebbe rifiutato per rispetto nei confronti di Mihajlovic.
La società non ha mai commentato queste voci, ma recentemente il presidente del Bologna Joey Saputo ha voluto rivelare il retroscena che ha portato all’esonero del serbo.
Il canadese, in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, ha commentato quanto successo: “Io e la società abbiamo fatto di tutto per aiutare l’uomo e l’allenatore. Gli abbiamo dato fiducia e lui aveva la squadra in mano. Stava meglio, pensavamo che la situazione sarebbe migliorata per lui, per noi prima di tutto c’era il suo benessere. Poi abbiamo iniziato male la stagione, i risultati non venivano ed il bene del Bologna viene prima del resto”.
Saputo è stato molto chiaro: il Bologna prima di tutto e tutti. Il presidente rossoblù ha ricordato come la società avesse a cuore le condizioni di Mihajlovic e ha anche aggiunto di volerlo incontrare di persona per ringraziarlo per il lavoro svolto e per aver fatto tutto il possibile.
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