Il Cavaliere entra ed esce dalle sale del Parlamento per incontrare i parlamentari azzurri, nel mentre lamenta con i giornalisti di posizioni negate e atteggiamenti sbagliati da parte di Meloni, mistero sui suoi nuovi rapporti con Putin.
Silvio Berlusconi non ci sta, per il Cavaliere c’è una disparità di trattamento tra Forza Italia e la Lega nell’atteggiamento che Giorgia Meloni e Fratelli d’Italia stanno utilizzando per la spartizione delle poltrone che in queste ore si sta consumando dentro il Parlamento e per la formazione del prossimo governo a guida Centrodestra.
Il leader di Forza Italia è stato fermato davanti all’ingresso di palazzo Madama dove oggi pomeriggio i senatori sono chiamati a esprimersi sulle cariche di vice-presidente, questori e segretari del Senato, lamentando anche la distribuzione dei collegi uninominali in coalizione prime delle elezioni. “In Forza Italia c’è profonda amarezza perché a parità di elettori con la Lega, il modo in cui sono stati distribuiti i collegi uninominali ci ha portato 20 deputati in meno e 10 senatori in meno. Per questo non io ma i miei senatori hanno voluto dare un segnale su questo tema chiedendo pari dignità con la Lega” ha dichiarato l’ex-presidente del Consiglio ai giornalisti.
“Ieri con la signora Meloni abbiamo parlato di tanti programmi e delle prime cose da dare e lei mi ha chiesto di essere suo consigliere e io mi sono messo assolutamente a disposizione – ha continuato il leader di Forza Italia -. Quindi tutto quello che è stato inventato, sui miei figli eccetera è semplicemente una invenzione“.
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Alle domande sugli appunti fotografati la scorsa settimana durante la seduta in cui criticava fortemente la presidente di FdI, il Cavaliere non ha risposto allontanandosi. All’uscita ha poi rilasciato una dichiarazione sul prossimo governo. “Il ministro della Giustizia sarà Nordio? No – afferma lasciando il Senato -, lo incontro oggi ma c’è la ex presidente del Senato Elisabetta Casellati, su questo c’è accordo, assolutamente. Meloni ha suggerito, c’è Nordio che è bravissimo, magari ti convinci che è la scelta giusta, ma io sono già convinto che la scelta giusta è Casellati perché conosco le cose che ci sono da fare per la riforma della giustizia“. E finalmente due parole sui contestati appunti: “Il mio giudizio era su un altro foglio ed era assolutamente positivo” dice.
RAPPORTI CON PUTIN?
Il Cavaliere si è diretto poi in una riunione con i deputati di Forza Italia. “I ministri russi hanno già detto in diverse occasioni che siamo noi in guerra con loro, perché forniamo armi e finanziamenti all’Ucraina. Io non posso personalmente fornire il mio parere perché se viene raccontato alla stampa viene fuori un disastro, ma sono molto, molto, molto preoccupato. Ho riallacciato i rapporti con il presidente Putin, un po’ tanto” avrebbe detto durante l’assemblea con gli azzurri. L’ufficio stampa del partito ha poi voluto smentire la notizia delle telefonate con il presidente russo.