“Sono stanco di vivere”, 27enne si dà fuoco davanti alla caserma dei carabinieri cercando di imitare l’insano gesto del padre. L’uomo si era infatti tolto la vita 14 anni fa.
Tragedia quella avvenuta a Pescantina, in provincia di Verona. Un ragazzo di 27 anni, A.V., si sarebbe dato fuoco davanti alla caserma dei carabinieri del paese. Un gesto estremo, il suo, che ricalcherebbe quanto fatto ben 14 anni fa da suo padre.
Gravi le condizioni del giovane, trasportato d’urgenza presso l’ospedale di Borgo Trento in codice rosso. Gli abitanti che risiedono nei pressi della caserma, e che hanno assistito alla scena, sono ancora sotto shock.
Cerca di togliersi la vita come fece suo padre 14 anni fa
Il 27enne, viene riportato dalle fonti, pare soffrisse di problemi psichici. Già da diversi anni in cura presso una struttura della provincia, avrebbe fatto visita alla madre che vive a Pescantina, sfruttando uno dei giorni di permesso. Ma nessuno si sarebbe mai aspettato un risvolto del genere.
Secondo quanto è stato ricostruito, pare che il giovane non sopportasse più la situazione di forte disagio e angoscia in cui versava ormai da tempo. Ed è per questo che avrebbe pensato di farla finita, di togliersi la vita allo stesso modo di suo padre. Poco dopo le ore 14:30, dopo aver finito di pranzare, sarebbe uscito dall’abitazione di sua madre e si sarebbe diretto verso la caserma dei carabinieri. Con lui anche una tanica di benzina, che si sarebbe versato addosso prima di darsi alle fiamme.
Orrore in via Salvo d’Acquisto. In pochi istanti le fiamme hanno avvolto il corpo del ragazzo, che avrebbe iniziato poi a correre per strada, in preda al dolore, cercando di togliersi la giacca. Le urla hanno attirato l’attenzione delle forze dell’ordine, così come dei cittadini residenti accanto la caserma. Immediati gli interventi di soccorso, con i militari che hanno usato un estintore e delle coperte isotermiche per spegnere il fuoco.
Il ragazzo, che è rimasto cosciente per tutto il tempo, è stato poi trasportato immediatamente in codice rosso presso l’ospedale di Borgo Trento. Trasferito in rianimazione, verserebbe ora in condizioni gravissime a causa delle estese ustioni riportate su diverse parti del corpo. Secondo quanto viene riportato da L’Arena, pare che ai suoi soccorritori il 27enne avrebbe spiegato di aver commesso quell’insano gesto perché “stanco di vivere”.