La nuova challenge sulla piattaforma social cinese è ispirata alla nuova serie Netflix ed è già in tendenza su TikTok. Ecco quali sono le modalità
Una nuova sfida sta circolando tra i giovanissimi sulla nota piattaforma social Tik Tok. La sfida consiste nell’immedesimarsi nei panni di un assassino seriale per poi vedere che sentimenti emergono alla vista di sangue e cadaveri.
Si tratta di una nuova challenge che si sta diffondendo su Tik Tok tra i giovanissimi che, ispirandosi alla nuova serie tv prodotta da Netflix, hanno creato quella che viene chiamata “Dahmer challenge”. Gli amministratori di Tik Tok hanno posto sotto censura già diversi video e bannato alcuni utenti. Intanto, in campo è entrata anche la Polizia Postale che ha deciso di monitorare quanto sta accadendo in modo periodico, e ha messo su una campagna per sensibilizzare in merito alla pericolosità delle ultime sfide in tendenza.
Dahmer challenge: in cosa consiste
Questa nuova challenge, come riporta Erika Chielli su Il Messaggero, è ispirata al “cannibale di Milwaukee” che seminò il panico tra fine anni ’70 e i primi anni ’90. Si tratta di Jeffrey Dahmer che in tutto ha ucciso 17 persone, in modo davvero orribile: prima le soffocava e poi le faceva a pezzi. In seguito, faceva delle foto alle salme, in modo da tenerle per ricordo dei suoi delitti.
Quelle foto sono state messe in onda di recente nella miniserie documentario, che è riservata a un pubblico di adulti, su Netflix. Chi prende parte a questa sfida deve riprendere le immagini scattate dall’assassino e postare un video in cui si filma mentre guarda la foto scelta. Vince la sfida chi riesce a trattenersi dal mostrarsi inquieto o turbato alla vista delle atrocità presenti nelle foto scattate dal serial killer.
In poche settimane, in tanti hanno preso parte a questa sfida. Tra i giovanissimi, molti sono italiani. Tra le cose che più preoccupano in merito a questa challenge, oltre al fatto che il contenuto postato minimizza la gravità delle azioni commesse da Dahmer, è la reazione degli utenti. Qualcuno si vanta del fatto che vedere quelle foto non gli abbiano fatto effetto, qualcun altro scrive:«Niente. Non mi hanno traumatizzato».
Qualcuno addirittura ha scritto di sapere come fare per creare un video “fighissimo”:«Allora, se siete disturbati come me e volete le foto di Dahmer, vi dico io come fare». Fortunatamente, grazie agli amministratori, pare che il fenomeno si stia limitando.