Mario Cipollini condannato a tre anni per lesioni e minacce all’ex moglie

L’ex campione di ciclismo Mario Cipollini condannato a tre anni per lesioni e minacce all’ex moglie, Sabrina Landucci. La donna: “Difficile commentare, ma sono contenta. Giustizia è stata fatta”.

Nuovi sviluppi in merito alla vicenda che vede coinvolto l’ex campione del mondo di ciclismo, Mario Cipollini. Il 55enne è stato infatti condannato in Tribunale a Lucca a tre anni di reclusione per maltrattamenti, lesioni e minacce all’ex moglie Sabrina Landucci, e all’attuale compagno della donna, Silvio Giusti.

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Mario Cipollini condannato a tre anni per lesioni e minacce all’ex moglie – meteoweek.com

Inoltre, è chiamato a risarcire la parte civili per 85mila euro. Di questo risarcimento, 80mila euro saranno destinati alla signora Landucci, mentre i restanti 5mila euro al compagno della donna. L’ex moglie: “Giustizia è stata fatta”.

“Difficile commentare, ma sono contenta”

Secondo quanto stabilito dalla sentenza del tribunale di Lucca, Mario Cipollini sarebbe colpevole di lesioni e minacce nei confronti dell’ex moglie. Per questo è arrivata la condanna a 3 anni di carcere – condanna che va oltre la richiesta del pubblico ministero, che aveva invece chiesto due anni e mezzo. Anni che dovranno essere scontati anche per le accuse di minacce all’attuale compagno della donna, Silvio Giusti. Inoltre, l’ex campione del mondo di ciclismo dovrà risarcire la parte civile per un totale di 85mila euro.

Sulla sentenza si è espressa l’ex moglie del ciclista, Sabrina Landucci. “Sono contenta, giustizia è stata fatta, sono stati momenti difficili ma adesso posso vede un po’ di luce”, ha infatti commentato sorella dell’ex portiere Marco Landucci a seguito del verdetto. E ha poi incalzato: “È difficile commentare, ma sono contenta; anche se è stato un percorso difficilissimo, e oggi è stata una giornata molto difficile. È stata dura ascoltare. Mi sono sentita offesa, e la cosa che mi ha offeso di più è stato l’aver tracciato questa mia immagine di madre inadeguata, la cosa contro cui ho lottato tutta la vita. Spero che questa mia vicenda serva a tante persone che per anni non sono riuscite a fare questo passo”.

I fatti, si ricorda, risalgono a periodo che va da dicembre 2016 a gennaio 2017. Le indagini vennero avviate dopo la denuncia che la stessa Landucci presenterò ai carabinieri, in data 9 gennaio 2017. Secondo quanto riportato dalla Procura di Lucca negli atti di rinvio a giudizio, Cipollini si sarebbe reso protagonista di “una serie di atti lesivi dell’integrità fisica e psichica” nei confronti della donna. Si parla di “pugni, schiaffi, calci”, ma anche di “lesioni e minacce di morte”. Oggi in aula, mentre i legali si occupavano delle arringhe difensive, l’ex campione di ciclismo era assente. Presente, invece, Sabrina Landucci.

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