Non vedendolo più rientrare, la moglie ha allertato i soccorsi. Lo hanno localizzato grazie a un’app del cellulare.
Subito partiti i soccorsi per ricercare l’escursionista, scivolato nel bosco di una valle dolomitica.
Drammatico incidente sulle montagne del Bellunese, dove un escursionista è morto. La tragedia si è consumata nel pomeriggio di ieri, domenica 16 ottobre. Stando a quanto si è saputo l’uomo, un 67enne veneziano, è scivolato sul terreno scosceso di un bosco durante una passeggiata in Val Biois, una delle più bella valli dolomitiche sul confine tra Veneto e Trentino.
A lanciare l’allarme la moglie del 67enne che non avendolo visto rientrare in tempo ha allertato vigili del fuoco e soccorso alpino. Lo hanno localizzato grazie a un’app installata sul suo telefono cellulare. Il suo corpo senza vita si trovava sul fondo di un salto di roccia 50 metri sopra a una mulattiera, non lontano dall’abitato delle Fratte.
Era andato a fare una passeggiata tra i monti, ma non è più rientrato. Malgrado l’allarme lanciato dalla moglie non c’è stato nulla da fare per l’escursionista veneziano. Il suo nome era Remo Meneguz, 67 anni, ingegnere di San Donà di Piave. La tragedia è avvenuta ieri pomeriggio, 16 ottobre. Attorno alle 16 i vigli del fuoco di Agordo, allertati dalla moglie dell’escursionista, hanno attivato il Soccorso alpino della Val Biois, per prendere parte alle ricerche dell’uomo, che non era più rientrato da una passeggiata in zona Le Fratte. Meneguz aveva lasciato l’automobile al bivio tra Valles e San Pellegrino. Le intenzioni erano quelle di fare la sua abituale camminata tra i boschi per poi rientrare verso le 13.
Rintracciato grazie a un’app
Da lì in poi non si sono più avute sue notizie. Preoccupata, la moglie gli ha mandato un messaggio verso le 13.30, ma non aveva ricevuto alcuna risposta dal marito. Dopo averlo aspettato invano, tramite un’apposita applicazione la donna ha notato che la posizione dell’uomo restava localizzata in un punto fermo. A quel punto la donna ha avvisato i soccorsi. Grazie allo screen shot i soccorritori hanno intuito la zona in cui si trovava l’escursionista, così le squadre dei vigili e del soccorso alpino hanno fatto partire le ricerche.
Infine sono riusciti a trovare l’ingegnere disperso. I soccorritori hanno individuato il suo corpo esanime sotto un salto di roccia. Si trovava 50 metri sopra una mulattiera poco lontana dall’abitato delle Fratte. Sono subito partite le manovre per cercare di rianimare il 67enne, proseguite poi dal medico dell’elicottero del Suem di Pieve di Cadore fatto sbarcare con un verricello.
Ma sfortunatamente anche lui non ha potuto fare niente. Non gli è rimasto altro da far che constatare il decesso dell’escursionista a causa delle lesioni riportate nella rovinosa caduta.