La squadra de L’Aquila in campo con maglie che contestano la discussa sentenza del tribunale locale sull’”incauta condotta” di alcune vittime del sisma del 2009.
Anche i tifosi hanno preso parte alla protesta con striscioni che manifestano rabbia e sdegno per la decisione del tribunale de L’Aquila della settimana scorsa.
“I morti non meritano percentuali”. Con questa scritta sulle maglie sono scesi in campo i giocatori de L’Aquila Calcio. Così si sono presentati, con la scritta nera che campeggiava sulle t-shirt bianche, per il derby in Eccellenza con l’Ovidiana. Una plateale protesta per esprimere il loro dissenso verso la contestata sentenza del tribunale dell’Aquila che ha riconosciuto un concorso di colpa del 30% alle vittime rimaste sepolte sotto le macerie del palazzo di via Campo di Fossa, crollato durante il devastante terremoto che colpì la città nel 2009.
Il club rossoblù ha deciso di scendere in campo con queste magliette malgrado la Lega nazionale dilettanti si fosse rifiutata di autorizzarle. Ma la società ha voluto comunque manifestare la propria indignazione per la sentenza, anche al rischio di incorrere in sanzioni disciplinari. A dar man forte al club, durante l’incontro clou della settima giornata del campionato regionale di Eccellenza, anche la tifoseria aquilana. I supporter rossoblù hanno sostenuto la decisione della società. Così hanno esposto nel settore ospiti uno striscione con la scritta: “11.10.2022 Condotta incauta quella di trattenersi a dormire. Vergogna!”.
Il club: “Vicinanza ai familiari delle vittime”
Sul proprio profilo Facebook la società aquilana ha spiegato l’iniziativa ribadendo la volontà e il dovere di “rappresentare in ambito calcistico una intera comunità, ancora attonita e indignata per la sentenza” dell’11 ottobre scorso. “E sentiamo nostro, perciò, l’onere di difendere e far valere, come e dove possiamo, la dignità di una intera popolazione”.
“Con tutto il rispetto per le istituzioni che regolano il gioco del Calcio – si legge ancora sul profilo Facebook di L’Aquila 1927 – abbiamo preso la decisione di non esimerci dal dimostrare la nostra vicinanza ai familiari delle vittime e di scendere comunque in campo con la maglietta che stiamo preparando. Perché i morti non meritano percentuali e la nostra gente merita rispetto”.