Shoah, la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni: “Una giornata tragica, buia e insanabile. La deportazione nazifascista degli ebrei sia da monito contro l’odio”.
Cade oggi, domenica 16 ottobre, il 79esimo anniversario del rastrellamento e della deportazione di ebrei romani per mano dei nazifascisti. In quello stesso giorno del 1943, alle prime ore del mattino, più di mille tra uomini, donne e bambini furono strappati dalle loro case con forza.
Un rastrellamento, questo, che avvenne principalmente in via del Portico d’Ottavia e nelle vie limitrofe, sebbene la “caccia” agli ebrei venne perpetrata anche in altre zone della Capitale. Di quei 1200 deportati, soltanto in 16 fecero ritorno: si contavano 15 uomini e una donna, ma nessun bambino. “Il 16 ottobre 1943 è la data in cui ricordiamo la prima deportazione nazifascista degli ebrei romani. Uomini, donne e bambini strappati dalle loro case e mandati a morire. Mantenere vivo il ricordo è un imperativo morale che serve a spegnere le sirene dell’odio e del fanatismo”, ha spiegato su Twitter Ruth Dureghello.
Meloni: “Una giornata tragica, buia e insanabile. Monito contro l’odio”
La presidente della comunità ebraica di Roma, Ruth Duregehello, ha parlato di un anniversario significativo, “oggi più che mai”. In occasione della cerimonia commemorativa tenutasi al Tempio Maggiore, Duregehello ha infatti spiegato che si tratta di un anniversario “significativo e importante, come è stata significativa la presenza delle istituzioni anche quest’anno al nostro fianco”. E “a distanza di tanti anni”, quello che diventa “ancora più significativo è ricordare non soltanto la memoria, ma l’efferatezza e la tragicità di quella razzia”, con la quale i “fascisti che vollero privare quelle persone”, già “oppresse e sacrificate con le leggi razziste”, anche della loro “dignità e della vita”.
Un episodio che viene ricordato con orrore anche dalla presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni. “Il 16 ottobre 1943 è per Roma e per l’Italia una giornata tragica, buia e insanabile”, ha invece scritto la leader di partito in una nota ufficiale. “Quella mattina, pochi minuti dopo le 5.00, la vile e disumana deportazione di ebrei romani per mano della furia nazifascista: donne, uomini e bambini furono strappati dalla vita, casa per casa”, ha poi proseguito, parlando di “un orrore che deve essere da monito”, affinché tragedie del genere “non accadano più”. Si tratta, questa, di “una memoria che sappiano essere di tutti gli italiani”, che “serve a costruire gli anticorpi contro l’indifferenza e l’odio”, e che permetta di continuare a “combattere, in ogni sua forma, l’antisemitismo”. Proprio nel corso di una telefonata a Ruth Duregehello, Meloni ha inoltre espresso tutto il suo sostegno e la sua vicinanza alla comunità.
In merito al tragico anniversario, è intervenuto anche il presidente del Senato, Ignazio La Russa. “Il rastrellamento del ghetto di Roma rappresenta una delle pagine più buie della nostra storia”, ha infatti esordito il neo eletto in attraverso una nota ufficiale. Nota con la quale ha poi proseguito: “Quel giorno, oltre mille persone tra donne, uomini e bambini furono strappate ai loro affetti e deportate al campo di sterminio di Auschwitz. Solo 16 di loro fecero ritorno”. Per La Russa, il compito di tutti, non soltanto delle istituzioni, deve essere quello di tramandarne il ricordo di una simile macchia nera sulle pagine della storia, così che nel futuro non riaccadano mai più simili tragedie. “Alla comunità ebraica, oggi come sempre, la mia sincera vicinanza”, ha infine concluso il presidente del Senato.