Sono 16 le esplosioni nell’area dell’aeroporto della città russa Belgorod. Scattato allarme aereo in tutta l’Ucraina. Si contano feriti, chiesta evacuazione dei civili.
Nelle scorse ore diversi attacchi hanno colpito la regione russa di Belgorod, vicino al confine ucraino. Si contano depositi di carburante in fiamme e più di una dozzina di esplosioni, che avrebbero portato al ferimento di almeno tre persone. Si tratta questa di un’area fin da sempre stata una via di rifornimento chiave per le truppe russe durante tutto il conflitto. Secondo quanto viene riportato dai funzionari locali, pare non sia ancora stato possibile risalire a cosa abbia effettivamente causato le esplosioni. Dal canto loro, i funzionari ucraini non hanno rilasciato commenti in merito alla vicenda, in linea con la politica ufficiale di silenzio su tutte le esplosioni in territorio russo.
Secondo quanto riferisce però Unkriform, che cita il contenuto di un post su Telegram del Centro per le comunicazioni strategiche delle Forze armate ucraine, si sarebbero contate in tutto ben 16 esplosioni. Un numero, questo, che pare sia stato confermato dall’agenzia russa Ria Novosti, secondo la quale “il sistema di difesa aerea ha funzionato”. A seguito degli attacchi è stata subito lanciata un’allerta aerea in tutte le regioni dell’Ucraina. Come spiega l’agenzia di stampa russa Tass, le autorità di Odessa, Nikolaev, Poltava, e delle località a ovest del Paese, avrebbero esortato la popolazione a rimanere al sicuro nei rifugi.
Belgorod è stata un importante punto di partenza per l’invasione della Russia, con Mosca che continua ad addestrare soldati proprio in quella zona. Come riportano i notiziari locali, già nella giornata di ieri, due uomini hanno aperto il fuoco sui soldati russi in un campo di addestramento nella regione, uccidendo 11 persone e ferendone 15, prima di essere uccisi a loro volta. Mentre negli ultimi giorni, diversi attacchi hanno preso di mira aree controllate dalla Russia lontane dalla linea del fronte, inclusa la città occupata di Donetsk nell’Ucraina orientale e il ponte russo verso la Crimea, danneggiato lo scorso fine settimana.
Oggi si contano invece 16 esplosioni nella regione di Belgorod, con il governatore regionale Vyacheslav Gladkov che ha lanciato un allarme su Telegram. Nello stesso post pare siano state anche allegate delle foto che mostravano vetri frantumati e detriti sparsi in quella che sembrava essere una zona residenziale. Sebbene non sia possibile al momento verificare con certezza quelle immagini, il funzionario ha anche riportato di come due uomini siano rimasti feriti e siano stati ricoverati in ospedale con ferite provocate da schegge. Ferita anche una donna, che tuttavia sarebbe stata curata sul posto.
La città di Belgorod, capoluogo della regione, ha una popolazione di 400.000 abitanti e si trova a sole 50 miglia dalla città ucraina di Kharkiv. Negli ultimi giorni è diventata uno dei bersagli principali del conflitto oltre confine. Scuole ed imprese hanno disposto esercitazioni di evacuazione per studenti e dipendenti, con i funzionari locali che hanno fatto evacuare città e villaggi finiti bombardati. Sono ormai migliaia le persone che dall’Ucraina hanno attraversato il confine per fuggire dai combattimenti, soprattutto durante la recente controffensiva di Kiev.
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