Dopo circa 7 ore la navetta ‘Crew Dragon Freedom’ è ammarata nell’Oceano Atlantico, al largo della Florida.
A bordo, con l’italiana Cristoforetti, anche altri tre astronauti. Sono rimasti nello spazio per 170 giorni.
Dopo 170 giorni in orbita nello spazio Samantha Cristoforetti torna sulla Terra. “AstroSamantha”, la prima donna europea al comando della Stazione Spaziale Internazionale, è rientrata alla base coi suoi colleghi astronauti della quarta squadra lanciata da SpaceX alla fine di aprile. Obiettivo: la Stazione Spaziale Internazionale.
L’equipaggio della navicella, conclusa la sua missione, è tornato sul pianeta Terra dopo 170 giorni nello spazio. Tutto regolare nell’ammaraggio della navicella, sganciatasi circa cinque ore prima dalla ISS nell’Oceano Atlantico, al largo delle coste della Florida. I quattro astronauti sono arrivati regolarmente: hanno già lasciato la capsula Crew Dragon SpaceX. Ad accoglierli la nave di appoggio della Nasa.
La navicella spaziale Crew Dragon Freedom, rallentata da quattro paracadute, è ammarata verso e 22.55 (ora italiana) come pianificato.
Missione compiuta per la navicella di SpaceX
Portata dunque a termine la missione dell’equipaggio di Freedom, iniziata il 27 aprile scorso. Nello spazio, assieme alla 45enne italiana Cristoforetti, che ha comandato la Stazione internazionale per 15 giorni in rappresentanza dell’Agenzia spaziale europea (Esa), c’erano anche gli astronauti statunitensi Kjell Lindgren, (49 anni), Jessica Watkins (34 anni), e Bob Hines (47 anni). Si conclude così la missione della squadra di astronauti che, dopo essere arrivata sulla ISS con un volo durato 17 ore, ha organizzato e controllato centinaia di esperimenti in assenza di gravità. Tra questi anche degli esperimenti sulle piante e un progetto per sviluppare una retina umana artificiale.
Le squadre della nave di recupero Megan, insieme a due imbarcazioni veloci, sono adesso all’opera per la messa in sicurezza della navicella Dragon e a per assicurarsi che la navicella spaziale sia sicura per procedere con le operazioni di recupero. Dopodiché verrà issata sul ponte principale della nave Megan e solo a quel punto l’equipaggio potrà uscire dalla navicella per sottoporsi ai controlli medici.
Una volta completati i controlli dei dottori, i quattro astronauti verranno trasportati con l’elicottero fino a Jacksonville, dove saranno poi imbarcati su un aereo diretto a Houston. Rispetto a quanto previsto, si reso necessario posticipare di un paio di giorni il rientro sulla terra dell’equipaggio. Il rinvio è stato causato dalle condizioni agitati delle acque dell’Oceano dove era atteso l’ammaraggio della navicella Dragon.