Il governo Meloni vuole purtroppo abolire il reddito di cittadinanza.
Il reddito di cittadinanza è attualmente l’unica misura di contrasto alla povertà che esiste in Italia.
Il governo meloni non vuole abolire il reddito di cittadinanza per una forma di ostilità nei confronti dei poveri ma vuole abolirlo perché lo considera una misura sbagliata.
Tuttavia l’abolizione del reddito di cittadinanza avviene proprio in un momento particolarmente drammatico.
Infatti con la terribile stangata delle bollette, lasciare milioni di famiglie senza l’unico reddito che hanno, proprio quando i costi energetici si impennano potrebbe essere veramente pericoloso. Ma proprio mentre siamo in questa situazione così delicata si torna a parlare del reddito di base universale. Il reddito di base universale è una misura molto diversa dal reddito di cittadinanza ed è una misura anche estremamente ambiziosa. Infatti il reddito di base universale è un reddito erogato a tutti indipendentemente dal loro reddito e dalla loro situazione. Quindi tanto gli adulti che i bambini dovrebbero percepire una cifra fissa ogni mese a prescindere dal fatto che lavorino o no e a prescindere da quanto guadagnino.
Ovviamente il reddito di base universale è una misura in astratto bellissima perché andrebbe a contrastare la povertà con un’efficacia straordinaria ma d’altra parte è anche una misura tremendamente costosa e quindi molti la considero una semplice utopia. Eppure guru del calibro di Elon Musk o di Bill Gates hanno sottolineato che nel tempo il reddito di base universale diventerà una vera e propria necessità. Infatti il reddito di base universale pian piano sarà reso necessario dalla cosiddetta disoccupazione tecnologica. In tantissimi lavori le macchine stanno prendendo il posto dell’uomo e nell’arco di 10 o 20 anni questo processo sarà andato così avanti che la disoccupazione sarà così forte che il reddito di base sarà praticamente inevitabile.
La cosa che dispiace attorno al reddito di base è che ancora in Italia non sia partito un vero dibattito su questo reddito e che semplicemente lo si consideri qualcosa da relegare al libro dei sogni. Secondo molti economisti non è così e sarebbe giusto cominciare a discuterne fin da oggi anche se ovviamente le coperture per una misura del genere dovrebbero essere stratosferiche. Eppure in altri paesi europei il dibattito sul reddito di base c’è e sono partiti anche progetti pilota. Dunque sarebbe utile anche da noi.
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