Cartelle esattoriali, la pericolosa decisone del governo che nessuno conosce [VIDEO]

Nel dicembre scorso il governo Draghi ha promulgato una norma che va ad inibire una importante possibilità di tutela del cittadino nei confronti delle cartelle di pagamento. Ma non è tutto.

Una delle abitudini più “sane” – dal punto di vista fiscale – del cittadino è quella di verificare, ogni tanto, la propria posizione debitoria con il fisco ed in generale con le pubbliche amministrazioni. Un “check up”, ogni tanto, utile a controllare la presenza di qualche cartella di troppo da portare, in caso, subito dall’avvocato per verificarne la natura e sopratutto la corretta notifica, per poi fare ricorso in caso di inesattezze. Sana abitudine, dicevamo: che però non sarà più possibile adottare.

Agenzia delle Entrate
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L’ormai uscente governo Draghi, infatti, nel 2015 ha promulgato una norma che impedisce di impugnare il cosiddetto “estratto di ruolo”, imponendo al cittadino di non poter esercitare una importante funzione di tutela, diciamo, “preventiva”. Ci sono delle eccezioni, ovviamente, ma sono poche. E non è tutto: la norma, valida da circa un anno, in alcuni casi è addirittura retroattiva. Abbiamo chiesto ad un avvocato tributarista di Roma, Simona Di Fonso, di spiegare nei particolari cosa comporta questa norma e sopratutto la sua applicazione. Nel video che segue, l’intervista.

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