Nella serata di martedì di Champions League la Juventus si è fatta sconfiggere dal Maccabi Haifa complicando tantissimo il passaggio del turno.
Un pesantissimo 2-0 sul campo degli israeliani del Maccabi Haifa complica terribilmente i piani di qualificazione agli ottavi di finale della Juventus di Max Allegri.
Una partita praticamente dominata dalla squadra di casa, soprattutto nel primo tempo, che certifica ulteriormente la crisi di una squadra che sta faticando sia in campionato che in Europa.
Biancoverdi pericolosi dopo appena 4′ di gioco con il colpo di testa di Pierrot parato da Szczesny. Situazione che si ripete identica tre minuti più tardi, ma questa volta il colpo quasi di schiena di Atzili finisce in porta per l’immediato vantaggio Maccabi.
Padroni di casa che insistono e al 12′ colpiscono l’incrocio dei pali con una bellissima punizione di Chery. Due minuti dopo è ancora Atzili ad impegnare il portiere polacco, costringendolo al corner. Il numero 7 è scatenato, e dopo aver sfiorato la doppietta al 35′ la trova al 41′ con un bellissimo sinistro sul primo palo dopo una ripartenza su palla persa da Cuadrado.
La Juventus prova subito a scuotersi e sfiora il gol del 2-1 con il colpo di testa di Vlahovic, parato da Cohen e non ribadito dentro da Milik. È l’occasione che dà una minima scossa agli uomini di Allegri, che nella ripresa spingono senza successo.
Al 54′ il colpo di testa di Rugani è preso ancora dal portiere statunitense che la toglie dall’incrocio. Al 67′ i bianconeri reclamano un calcio di rigore per una spinta su Cuadrado, all’80’ è ancora il colombiano a rendersi pericoloso.
Una sconfitta che porta gravi conseguenze, dato che la squadra di Allegri dovrà sperare in un miracolo per passare il turno e qualificarsi agli ottavi di finale della competizione. Pesanti le parole di Agnelli che ammette: “Mi vergogno per quanto sta succedendo. Allegri rimarrà alla guida della Juve, le verifiche si fanno a fine anno”.
Anche il tecnico livornese è molto amareggiato per quanto successo e prepara una punizione per tutti i suoi giocatori: “È difficile da spiegare, dobbiamo fare silenzio, non è stata una prova all’altezza. Andremo in ritiro fino al derby, è un atto dovuto nei confronti della società, dei tifosi e di noi stessi. Non è un problema tecnico o tattico, mancano cuore e passione, si deve tornare ad essere squadra”.
Si vedrà se la cura del ritiro imposto dall’allenatore riuscirà a risollevare le sorti di una squadra che sembra letteralmente allo sbando dopo questi primi mesi di stagione.
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