Sorpreso mentre la portava droga a un detenuto, arrestato il cappellano del carcere di Enna. Durante le perquisizioni trovate anche armi e quasi 40mila euro in contanti.
Secondo quanto si apprende dalle agenzie di stampa, la Polizia penitenziaria di Enna, in collaborazione con il Nucleo investigativo regionale della Polizia penitenziaria, avrebbe arrestato il cappellano del carcere di Enna. Si tratta del sacerdote Rosario Buccheri, appartenente alla diocesi di Piazza Armerina. Come viene riportato, il cappellano avrebbe ceduto droga a un detenuto.
Nel corso di una perquisizione effettuata presso l’abitazione del sacerdote, pare inoltre che gli agenti di polizia penitenziaria abbiano rivenuto armi e denaro in contanti. L’arresto si figurerebbe dopo una serie di accertamenti svolti negli scorsi mesi dalle forze dell’ordine, che avevano avviato un’indagine alla luce del rinvenimento di droga durante durante delle operazioni di controllo ai detenuti. Le indagini sono ancora in corso.
Ritrovate armi, munizioni e 35mila euro in contanti
Mentre emergono nuovi sviluppi in merito al processo in corso in Vaticano, su quelli che sono stati gli investimenti finanziari della Segreteria di Stato a Londra e per i quali si vede coinvolta Cecilia Marogna, un altro caso oggi scuote le mura ecclesiastiche. Il cappellano del carcere di Enna, Rosario Maria Buccheri, è infatti finito in manette dopo essere stato sorpreso a cedere droga a un detenuto.
Il 59enne, appartenente alla diocesi di Piazza Armerina, è un francescano appartenente all’ordine dei frati minori conventuali, ma alle spalle avrebbe un passato da ex carabiniere. Secondo quanto viene spiegato da La Repubblica, era stato ordinato nel 2002 dal cardinale di Palermo, Salvatore De Giorgi. Era stato poi il vescovo Rosario Gisana ad affidare a lui l’incarico di cappellano del carcere, proprio all’inizio di questo 2022. Alla luce di quanto emerso nelle scorse ore, lo stesso vescovo avrebbe espresso, attraverso una nota ufficiale, “rammarico e dolore per la triste vicenda che vede coinvolto un uomo di chiesa”.
Dalle perquisizioni effettuate all’interno della stanza del sacerdote, nel convento francescano di Enna, gli agenti della polizia penitenziaria avrebbero ritrovato un fucile a canne mozze con matricola abrasa, una pistola, munizioni, un teaser e un passamontagna. Rinvenuti e sequestrati inoltre anche 35 mila euro in contanti. Non è il primo scandalo che sconvolge la diocesi di Piazza Armerina, fortemente provata per il caso del sacerdote Giuseppe Rugolo, a processo per violenza sessuale aggravata. Nel maggio scorso un altro sacerdote di Gela, Giovanni Tandurella era finito ai domiciliari con l’accusa di corruzione e riciclaggio.