L’esponente di Fratelli d’Italia raccoglie i voti necessari, passando dalle schede bianche di Forza Italia e dall’appoggio di qualcuno di misterioso nell’opposizione. Siparietto con Berlusconi: il leader di FI lo manda a quel paese.
E’ andato tutto secondo i piani, almeno secondo quelli di Giorgia Meloni e di Fratelli d’Italia: Ignazio La Russa è il nuovo presidente del Senato, la votazione che lo ha visto eleggere ha raccolto 116 voti dei 187 votanti, Liliana Segre 2 e Roberto Calderoli 2 mentre le schede bianche sono state 66.
Forza Italia ha votato scheda bianca come da indicazioni del suo leader, l’elezione di La Russa è stata quindi soccorsa da qualcuno dell’opposizione. I principali sospetti sono sul Terzo polo e sui senatori fedeli a Matteo Renzi, il quale però nega ogni coinvolgimento. La Russa si è presentato al momento del suo discorso di insediamento con un mazzo di rose da porgere a Segre la quale ha presieduto alla votazione in quanto membro più anziano di palazzo Madama.
Prima della votazione finale per il presidente del Senato, La Russa si è avvicinato a Berlusconi per parlare. Dal video non è chiaro cosa si siano detti ma è evidente dal labiale del Cavaliere che non sia contento del risultato e di come siano andate le cose, tanto da mandarlo a quel paese.
Queste invece le parole di La Russa quando viene invitato a tenere il suo discorso al termine dell’elezione. Al termine è stato accompagnato da un lungo applauso.
“Anche in questa legislatura ci si aspetta e si parlerà di riforme. Non dobbiamo favoleggiare il ‘tutto e subito’, ma soprattutto non bisogna temerle. Bisogna provare a realizzarle insieme. E al Senato può spettare il via alla necessità di aggiornare – non la prima parte che è intangibile – ma quella parte della Costituzione che dia più capacità di dare risposte ai cittadini e di appartenere alla volontà del popolo. Credo che il Senato possa farlo, in vari modi: l’importante ci sia volontà politica di realizzarle queste riforme“.
“Ho voluto omaggiare, non proforma ma dal cuore, portare fiori alla senatrice a vita Segre che ha parlato di tre date alle quali non voglio fuggire: il 25 aprile, il primo maggio e il 2 giugno. Io vorrei aggiungere la data di nascita del Regno d’Italia che prima o poi dovrà assurgere a festa nazionale. Queste date tutte insieme vanno celebrate da tutti perché solo un’Italia coesa e unita è la migliore precondizione per affrontare ogni emergenza e criticità“.
“Il mio è un compito di servizio, non devo cercare oggi agli applausi, non devo dire parole roboanti o captare la vostra benevolenza. Lo dovrò fare ogni giorno, le scelte che dovrò fare a volte piaceranno a volte non piaceranno. Non c’è bisogno di parole che suscitano un applauso, ma solo di una sincera promessa: cercherò con tutte le mie forze di essere il presidente di tutti“.
“Congratulazioni al neopresidente del Senato della Repubblica, Ignazio La Russa – ha dichiarato la leader di Fratelli d’Italia -. Siamo orgogliosi che i senatori abbiano eletto un patriota, un servitore dello Stato, un uomo innamorato dell’Italia e che ha sempre anteposto l’interesse nazionale a qualunque cosa . Per Fratelli d’Italia Ignazio è punto di riferimento insostituibile, un amico, un fratello, un esempio per generazioni di militanti e dirigenti” afferma Meloni. “Grazie a tutti coloro che, con senso di responsabilità e in un momento nel quale l’Italia chiede risposte immediate, hanno consentito di far eleggere già alla prima votazione la seconda carica dello Stato. Continueremo a procedere spediti“.
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