Con gli aumenti vertiginosi di luce e gas è in arrivo una stangata ‘monstre’ per famiglie, professionisti e imprese.
Per recuperare una parte delle spese si può far leva sulle detrazioni e deduzioni in dichiarazione dei redditi. Ma non tutti i contribuenti possono farlo.
Cosa fare col caro bollette che incombe su famiglie, professionisti e imprese? Per cercare di ridurre indirettamente i costi sempre più onerosi di luce e gas, oltre agli interventi governativi ci sono le detrazioni e deduzioni in dichiarazione dei redditi. Non tutti i contribuenti però possono sfruttare questa opzione.
Subito una cattiva notizia per le famiglie, che non possono detrarre nel 730 le voci sulle spese di luce e gas: le utenze domestiche non rientrano tra i costi detraibili. Le famiglie possono accedere invece a vari bonus previsti dal governo.
Chi può detrarre allora le bollette? A beneficiare di queste agevolazioni fiscali hanno diritto solo i titolari di Partita Iva e le imprese, per recuperare parte delle spese per elettricità e gas. Si possono dunque dedurre o detrarre dalla dichiarazione dei redditi i costi sostenuti con finalità produttive da parte di liberi professionisti, lavoratori autonomi e imprenditori individuali.
Per le partite Iva le bollette energetiche relative a utenze business sono un costo deducibile. Cioè una voce di spesa da sottrarre al calcolo del reddito imponibile. Viene così ridotta la somma soggetta a tassazione Irpef (per le persone fisiche) o Ires (sui redditi delle società). Nel caso in cui l’utenza intestata all’impresa o al professionista fosse solo parzialmente usata a fini lavorativi, le spese possono essere ridotte solo del 50%. Mentre la quota di spesa relativa all’IVA – pari al 22% per le utenze business – può essere detratta dall’imposta lorda, commisurandola alla suddivisone delle spese energetiche per usi personali e lavorativi. Ad esempio un professionista proprietario di un appartamento di 300 metri quadrati di cui 100 aditi a ufficio professionale e 200 ad abitazione, potrà detrarre un terzo dell’Iva totale.
L’imprenditore o professionista che vuole beneficiare delle agevolazioni fiscali deve indicare in bolletta il proprio nome o quello dell’impresa e il numero di partita Iva. Altra cosa importante: solo i titolari di partita Iva in regime ordinario possono dedurre i costi di luce e gas, non quelli in regime forfettario.
Per partita Iva e imprese ci sono altre misure per alleggerire i costi delle bollette luce e gas. Col Decreto Energia (dl 17/2022 convertito in legge 34/2022) il governo ha introdotto dei bonus nel caso di aumenti superiori al 30% dei costi ordinari, tra i quali l’azzeramento degli oneri di sistema sulle bollette; un credito di importa del 20% delle spese energetiche pagate nel corso dell’anno; un credito d’imposta del 15% sui consumi di gas.
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