Chiesa portoghese nella bufera per le centinaia di casi di pedofilia segnalati dalla Commissione sugli abusi sessuali.
Nel 2021 la Conferenza Episcopale Portoghese, sulla scia di quella francese, ha istituito una commissione indipendente per indagare sugli abusi sessuali nella Chiesa. Raccolte centinaia di testimonianze sugli abusi sessuali commessi negli anni da preti e religiosi lusitani. Anche un arcivescovo ex premio Nobel per la pace coinvolto nei casi di abuso.
Sono 400 in totale i casi di pedofilia in Portogallo segnalati dalla Commissione indipendente sugli abusi sessuali della Chiesa cattolica. Tra questi, 17 sono relativi a sacerdoti ancora in attività. Nella lista c’è anche il nome dell’arcivescovo (e premio Nobel per la pace nel 1996) Carlo Felipe Ximenes Belo. I presunti abusi di monsignor Ximenens Belo risalirebbero negli anni in cui il vescovo godeva di una vasta popolarità per la parte di primo piano nella resistenza timorese contro l’occupazione indonesiana dell’isola, andata avanti per vent’anni.
Il coordinatore della Commissione, lo psichiatra infantile Pedro Strecht, ha ricordato che si tratta di casi segnalati all’autorità giudiziaria.
Si è attirato forti critiche il presidente della Repubblica Marcelo Rebelo de Sousa per aver commentato che «non è un numero particolarmente elevato». Successivamente ha aggiustato il tiro con un comunicato. «Intendevo dire – ha spiegato Rebelo de Sousa – che non è elevato rispetto alla probabile e triste realtà. In Portogallo e nel resto del mondo».
Anche in Portogallo le gerarchie ecclesiastiche hanno dovuto affrontare le accuse di aver “insabbiato” i casi di abuso. Nel mirino dei critici è finito anche il presidente della Repubblica, accusa di non aver mostrato imparzialità. A luglio Rebelo de Sousa, che non ha mai nascosto la sua fede cattolica, ha difeso due cardinali dall’accusa di insabbiamento avanzata da un dossier del giornale Oservador.
Il presidente del Portogallo ha ricevuto anche una denuncia nei riguardi di monsignor José Omelas, vescovo di Fatima e presidente della Conferenza Episcopale portoghese. Denuncia che Rebelo de Sousa ha girato prontamente alle autorità competenti, informando anche il vescovo.
Il presidente ad ogni modo ha detto di confidare nel fatto che gli scandali non avranno ripercussioni sul buon esito della Giornata mondiale della gioventù. Avrà luogo a Lisbona la prima settimana di agosto 2023. L’evento dovrebbe poter contare anche sulla presenza di Papa Bergoglio.
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