“Avrebbe dovuto interfacciassi con le regioni, ma il ruolo era un po’ ambiguo – afferma ancora la fonte – Tutti sapevamo che era lì perché segnalato da sua sorella. Fabiana e Giulia erano amiche, era ovvio. Scontato”. Interpellata da un giornalista de Il Giornale, la ex-ministra Grillo risponde così alle domande: “Sì, ovvio che sono amica di Fabiana. Il fratello? Lo conoscevo già prima di andare al Ministero”.
GLI “AMICI” DELLA MINISTRA
Non è la prima volta che Dadone finisce sotto la lente d’ingrandimento dei giornalisti per l’assunzione di collaboratori. Rimane ancora aperta la questione degli ingaggi al teatro Carlo Felice di Genova e riguarda tre contratti firmati di proprio pugno dalla ministra per Marco Sanzari (consigliere della ministra per le relazioni istituzionali), Manuela Svampa e Matteo Ventricelli (assistenti stampa), assunti per un totale di 200mila euro con la responsabilità di gestire e organizzare la prossima edizione del Premio internazionale di violino Niccolò Paganini. Premio, tra le altre cose, presieduto da Giovanni Panebianco, capo di gabinetto di Dadone.
“Le tre figure che sono state scelte hanno specifiche competenze nell’ambito delle relazioni istituzionali finalizzate agli habitat culturali e di spettacolo. Sono figure che ho avuto modo di conoscere e con le quali avevo avuto modo di collaborare nell’ambito di un convegno, di una manifestazione nazionale, che si è tenuto nel novembre 2021 sulle dipendenze qui a Genova” afferma Claudio Orazi, soprintendente della Fondazione teatro Carlo Felice, al Tgr Rai della Liguria.
INCARICHI SORPRENDENTI
La direzione generale Spettacolo del ministero della Cultura ha posto questioni di legittimità sulle consulenze, ritenute inopportune. Per il direttore generale Antonio Parente “Sembrano applicarsi alla Fondazione teatro Carlo Felice di Genova – in quanto ricompresa nel conto economico consolidato delle pubbliche amministrazioni ai sensi della legge 196/2009 nonché percettore di contributi pubblici – i principi di trasparenza e di buon andamento dell’amministrazione. Con la verifica, da un lato, dell’economicità degli incarichi conferiti, possibile soltanto mediante l’indizione di procedure ad evidenza pubblica e, dall’altro, con la verifica del rapporto costi/benefici in relazione al conferimento degli incarichi in questione”. E aggiunge nei suoi quesiti “Il conferimento di eventuali incarichi previsti in dotazione organica a favore di consulenti esterni potrebbe apparire elusivo dei vincoli procedurali e di spesa posti dall’ordinamento per le assunzioni a tempo indeterminato e determinato”.
Dubbi sollevati anche dalla consigliera genovese del Partito Democratico Donatella Alfonso il quale in una interrogazione al sindaco Marco Bucci, che ricopre anche la carica di presidente della Fondazione teatro Carlo Felice, chiede le “ragioni addotte per la scelta di queste tre figure professionali, a quanto appare non legate né all’ambito musicale né alla città di Genova, e come siano state motivate le indicazioni di spesa”.