Ucraina: convocato il G7 straordinario. Kiev chiede armi a lunga gittata

Oggi alle 14 la riunione dei capi del G7 per discutere di nuove armi da inviare in Ucraina per rispondere ai bombardamenti russi sulla capitale e le città occupate. Anche la Turchia abbandona la sua imparzialità e si schiera con Kiev. 

Ucraina: convocato il G7 straordinario. Kiev chiede armi a lunga gittata

Oggi alle 14 la riunione dei capi del G7 per discutere di nuove armi da inviare in Ucraina per rispondere ai bombardamenti russi sulla capitale e le città occupate. Anche la Turchia abbandona la sua imparzialità e si schiera con Kiev. 

Continua l’offensiva russa nei confronti delle città ucraina, una vera e propria rappresaglia contro la popolazione civile per la distruzione del ponte che collega la Russia con la penisola della Crimea che negli scorsi giorni ha provocato anche il massiccio bombardamento della capitale Kiev.

Almeno 19 le vittime e 105 i feriti finora delle bombe russe piovute in questa settimana. “Il nemico continua a terrorizzare i civili di Zaporizhzhia. Un attacco con 12 missili S-300 ha colpito strutture pubbliche” afferma una agenzia di stampa ucraina, tra gli obbiettivi colpiti anche una scuola. A Zaporizhzhia si trova la più grande centrale nucleare d’Europa ed è una delle regioni ucraine sotto il quasi totale controllo delle forze russe con Kherson, Lugansk e Donetsk.

Anche la fermezza della Turchia nel non prendere una posizione nella guerra vacilla dopo gli attacchi degli ultimi giorni. Ankara “condanna fermamente” i missili russi e abbandona almeno temporaneamente il ruolo di garante dell’export di grano e di mediatore nelle possibili trattative tra Mosca e Kiev.

Ognuno di questi missili isola ulteriormente la Russia e rafforza la nostra convinzione di difendere chi si batte per la propria libertà” è quanto dichiarato invece da Giorgia Meloni, prossima a costruire il nuovo governo italiano. La leader di FdI si dimostra ancora una volta saldamente ancorata alle posizioni atlantiste che promuovono la difesa dell’Ucraina contro l’invasione russa.

LE VOCI SUL G7

Oggi pomeriggio è stato convocato un vertice tra i leader del G7 fortemente voluto da Liz Truss, neo-eletta premier del Regno Unito dopo l’uscita di scena di Boris Johnson, che vedrà la presenza di tra gli altri Joe Biden. Il presidente degli Stati Uniti sarà collegato dalla Roosevelt Room dello Studio Ovale di Washington. “Resteremo al fianco degli ucraini finché servirà e forniremo alle forze di Kiev il supporto necessario a difendere il loro Paese e la loro libertà” ha dichiarato Biden. Secondo alcune voci Truss chiederà un intensificarsi delle strette contro Mosca. “Nessuno vuole la pace più dell’Ucraina. Da parte nostra, non dobbiamo indebolire di una virgola la nostra determinazione ad aiutarli a vincere” è quanto affermato dalla capa del governo di Sua Maestà davanti ai giornalisti.

Ieri sera Volodomir Zelensky ha prima chiamato al telefono Emmanuel Macron, poi si è sentito con Biden per chiedere maggiore supporto militare da parte degli americani, il capo di Washington ha promesso sistemi avanzati di difesa aerea e potrebbero arrivare anche armi a più lungo raggio per limitare i bombardamenti e distruggere i missili in partenza dalle basi russe. Una novità rispetto a ora, Biden infatti non aveva voluto concedere ancora gli Atacms, Army Tactical Missile System, sistemi capaci di colpire e fino a 300 km di distanza, quattro volte la gittata dei missili lanciati dagli Himars.