Il presidente del Consiglio Mario Draghi nel suo discorso in videoconferenza al G7: “Il nostro obiettivo deve essere la pace voluta da Kiev”. Zelensky: “Non potrà mai esserci dialogo con il Cremlino”.
Intervenendo nel corso della riunione in videoconferenza dei leader del G7, il presidente del Consiglio Mario Draghi si è espresso in merito al conflitto e alle possibili risoluzioni della guerra che ormai otto mesi sta dilaniando l’Ucraina.
“L’obiettivo è una pace giusta e voluta da Kiev”, ha rilanciato il premier durante il suo discorso. Mentre per quanto riguarda la crisi energetica, è stato chiarissimo: “È un problema che dobbiamo affrontare uniti”.
“Condanniamo con forza i bombardamenti sui civili e sulle infrastrutture civili da parte della Russia. Questi bombardamenti devono spingerci a sostenere l’Ucraina con la stessa determinazione che abbiamo avuto finora”. Recita così uno dei passaggi dell’intervento di Mario Draghi nel corso della riunione dei leader del G7. Il premier ha poi incalzato: “Il nostro obiettivo deve essere la pace, ma una pace che sia giusta e voluta dall’Ucraina”.
Mentre per quanto riguarda la crisi energetica che sta colpendo l’Europa, Draghi ha spiegato: “Siamo riusciti a diversificare le nostre fonti di energia e a diventare sempre più indipendenti dal gas russo. Tuttavia, i prezzi dell’energia sono ancora troppo alti, è un problema che dobbiamo affrontare uniti”.
Anche il presidente dell’Ucraina ha partecipato in videoconferenza all’incontro dei leader del G7. Secondo il leader ucraino, Vladimir Putin avrebbe ancora “spazio per un’escalation” dopo i continui attacchi missilistici sulle maggiori città ucraine che stanno andando avanti da due giorni. Per Volodymyr Zelensky, il capo del Cremlino sarebbe ora “nella fase finale del suo regno, ed è una minaccia per tutti noi”. “Quando l’Ucraina riceverà una quantità sufficiente di sistemi di difesa aerea moderni ed efficaci, l’elemento chiave del terrore russo, gli attacchi missilistici, cesserà di funzionare”, ha poi proseguito il presidente ucraino, avanzando la richiesta di un maggior contributo da parte dei Paesi occidentali.
“Vi chiedo un ulteriore sforzo generale per aiutare finanziariamente la creazione di uno scudo aereo per l’Ucraina”, ha infatti incalzato Zelensky. Sottolineando, inoltre, che allo stato attuale delle cose non potrà mai esserci dialogo con il Cremlino. Fino a quando Putin rimarrà al potere, ha sottolineato il premier, non vi sarà altra via se non la guerra. Eventuali colloqui di pace, piuttosto, potranno tenersi “con un altro capo della Russia, che rispetti la Carta delle Nazioni Unite, i principi fondamentali dell’umanità e dell’integrità territoriale dell’Ucraina”, oppure “in una configurazione diversa”.
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