Accusati di aver violentato anni fa una ragazzina disabile, un cittadino romeno è stato arrestato appena sceso dall’aereo.
L’uomo era scappato in Romania, ma è tornato in Italia pensando di averla passata lascia. Era convinto che la giustizia non lo ricercasse più, ma ha avuto un’amara sorpresa non appena ha rimesso piede sul suolo italiano.
Da sette anni lo ricercavano per aver abusato di una ragazzina disabile, sofferente di problemi psichici. Per quelle violenze, avvenute nell’estate del 2015 ad Aragona (Agrigento), le indagini erano subito scattate dopo la denuncia dei genitori della ragazza, ascoltata col supporto di una psicologa specializzata. Al termine delle indagini e dopo aver individuato il presunto violentatore, la Procura ne aveva chiesto l’arresto. I pm di Agrigento avevano chiesto di rinviarlo a giudizio. Il successivo processo preliminare, di fronte al gup Francesco Provenzano, era stato però sospeso. Come previsto dalla legge per gli imputati irreperibili.
Sì perché lui, Florin Sarbu, originario della Romania, era già volato all’estero.
Così del presunto stupratore si erano perse le tracce. Finché il romeno, convinto evidentemente di averla fatta franca non ha rimesso piede in Italia. Dove ha trovato ad attenderlo la giustizia italiana. La polizia di frontiera lo ha fermato appena ha messo il piede a terra dall’aereo proveniente dal suo paese natale, la Romania. Gli agenti lo hanno rintracciato all’aeroporto di Fontanarossa di Catania aspettandolo agli arrivi.
Arrestato e incarcerato, adesso si andrà a processo
Nei suoi confronti il tribunale del riesame di Palermo ha spiccato un provvedimento di custodia cautelare in carcere.
Adesso Sarbu si trova ora in carcere a Catania, a disposizione del giudice di Agrigento che ora potrà riattivare il procedimento penale e permettere così alla famiglia della vittima degli abusi di confrontarsi, in un’aula di tribunale, con la difesa dell’imputato. “Tutto questo – ha dichiarato il procuratore facente funzioni di Agrigento Salvatore Vella – è stato il risultato di un ottimo lavoro investigativo svolto dai carabinieri di Aragona grazie e del coraggio mostrato dalla famiglia della giovane vittima che non ha avuto alcun timore a denunciare i fatti. Le indagini giudiziarie sono concluse, ma le condotte oggi contestate non sono ancora state definitivamente accertate”.
L’uomo adesso sarà chiamato a rispondere dell’accusa di violenza sessuale aggravata perché la vittima degli abusi era una minorenne con disagi mentali.