Ritornano i virus influenzali e i medici di famiglia avvertono: quest’anno potrebbe esserci una partenza accelerata dei casi di influenza.
Gli esperti si attendono un andamento simile a quello dello scorso anno, quando nella prima fase dell’epidemia di influenza erano stati registrati valori 4 volte superiori alla media stagionale.
Con l’arrivo dell’autunno quest’anno si ripresenta l’influenza australiana, arrivata anche prima del solito. Gli esperti prevedono una partenza lanciata di casi e rimane il rebus su quel che potrà accadere in inverno, quando l’epidemia di influenza australiana convivrà con quella del Covid. A spiegarlo i medici di famiglia riuniti al congresso della Fimmg in corso di svolgimento a Villasimius, in Sardegna.
“Quest’anno ci aspettiamo una partenza caratterizzata da un’accelerazione iniziale dei casi di influenza australiana – sottolinea il segretario Fimmg Silvestro Scotti – con la stessa dinamica dello scorso anno, quando abbiamo registrato una curva anomala nella prima fase epidemica, con valori quattro volte superiori alla media”.
La causa di questa partenza “sprint”, spiega Scotti, sta in certo senso nella voglia di “rivincita” dei virus influenzali, fortemente arginati dalle misure di contenimento contro il Covid di questi ultimi due inverni. Un fatto che “ha reso più vulnerabile larga parte della popolazione che non ha incontrato prima il virus”.
Adesso invece, complice il minor ricorso a protezione è facile prevedere che, non appena le temperature si abbasseranno, ci saranno molti casi di influenza. Lo scorso anno, dopo l’impennata iniziale, “poi la curva si è fermata”, ricorda il segretario Fimmg, considerando che erano attive misure anti Covid, seppure si è avuta un’incidenza leggermente maggiore degli ultimi due anni, soprattutto a gennaio-febbraio, quando normalmente si registrano più casi”.
I medici di famiglia invitano a fare la doppia vaccinazione
In questi giorni è in partenza la doppia somministrazione di vaccino: contro il Covid e contro l’influenza. L’invito dei medici, afferma la segretaria provinciale Fimmg Milano Anna Pozzi, “è di farlo quanto prima, a partire ovviamente da fragili e anziani. Sappiamo che i casi di influenza aumenteranno nelle prossime settimane, e vediamo già un incremento di casi Covid”.
L’esperta è consapevole che in giro “c’è molta stanchezza, la percezione è che tanti non ne possano più di vaccini dopo questi anni drammatici”. Ma i medici di famiglia non possono non ricordare che “anche l’influenza può dare casi gravi e in alcune circostanze fare vittime”. Da qui l’invito alla somministrazione contemporanea dei due vaccini che, spiega, “consente di ottimizzare i tempi, e affrontare con più serenità l’inverno”.