Rubati gioielli, oro e soldi nelle case in cui hanno fatto incursione. Gli obiettivi erano soprattutto persone anziane.
Adescavano le proprie vittime lungo la strada, mirando soprattutto a persone anziane e sole, e facendo finta di essere dei tecnici mandati per effettuare delle verifiche alle tubature. Quando poi erano riusciti a guadagnarsi la fiducia della vittima, si intrufolavano nell’abitazione e rubavano gioielli in oro.
Con questa tecnica, avevano fatto razzia in almeno 21 case. La polizia ha arrestato due uomini, uno di 53 e l’altro di 41 anni, considerati gravemente indiziati per le rapine. Dall’inchiesta che ne è scaturita, è venuto fuori che i due non si muovevano soli, ma c’era un gruppo che li aiutava, composto da 4 sinti piemontesi, parenti tra loro. Ognuno di loro ricopriva una veste ben precisa.
Dopo essere riusciti a circuire la vittima di solito anziana lungo la strada, i due, facendo finta di essere degli idraulici mandati per fare delle verifiche alle tubature dell’acqua o del riscaldamento, si guadagnavano la fiducia della persona malcapitata e si introducevano nella sua casa.
Quando erano dentro, persuadevano la vittima a mettere gioielli in oro e soldi all’interno di una borsa da rimettere in frigorifero o vicino alla porta d’ingresso «per proteggerli da possibili danneggiamenti conseguenti ad eventuali esplosioni».
A quel punto, uno dei due si occupava di distrarre la persona anziana, mentre una seconda persona, che parlava con il suo complice tramite un auricolare, prendeva la borsa e scappava. Da quanto si apprende, quest’anno sarebbero stati commessi almeno 30 furti dai due indagati.
Dopo l’arresto da parte della polizia, sono stati rinvenuti una serie di oggetti rubati oltre a strumenti che avrebbero usato per commettere i suddetti furti. Tra questi, un liquido blu che i due complici gettavano a terra per far vedere alla persona truffata che l’acqua aveva un colore strano che, a loro detta, veniva dalle tubature.
Una volta conclusesi le indagini, è stata avanzata richiesta di misura cautelare per i due uomini di 53 e 41 anni, che come sarebbe stato appurato dagli agenti, sceglievano i malcapitati tra persone deboli che non avevano modo di difendersi, e soprattutto, sole, così da poter agire indisturbati.