Riduzione di un grado la temperatura massima, posticipata di otto giorni l’accensione e anticipato di sette lo spegnimento.
Accorciato di quindici giorni il funzionamento invernale. Cingolani firma il nuovo decreto per il risparmio energetico.
Come ha anticipato ieri il nostro Davida La Cara, il prossimo sarà un inverno di risparmi sul riscaldamento. E non soltanto per non svenarsi con bollette salatissima, ma anche per via delle indicazioni governative:
È infatti in arrivo il piano di risparmio del governo. Il ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani ha firmato il decreto. Fissati dunque nuovi e più stringenti limiti di accensione degli impianti di riscaldamento alimentati col gas naturale. Il nuovo decreto stabilisce anche le riduzione di un grado delle temperature massime negli ambienti riscaldati per il prossimo inverno, come previsto dal Piano di riduzione dei consumi di gas naturale.
Il periodo di accensione degli impianti di riscaldamento, fa sapere il ministero della Transizione ecologica, “è ridotto di un’ora al giorno e il periodo di funzionamento della stagione invernale 2022-2023 è accorciato di 15 giorni, posticipando di 8 giorni la data di inizio e anticipando di 7 la data di fine esercizio”.
Eccezioni, istruzioni e esenzioni
Nel caso si verificassero “situazioni climatiche particolarmente severe, le autorità comunali, con proprio provvedimento motivato, possono autorizzare l’accensione degli impianti termici alimentati a gas anche al di fuori dei periodi indicati al decreto, purché per una durata giornaliera ridotta. Inoltre, i valori di temperatura dell’aria sono ridotti di un grado centigrado”.
In arrivo anche un vademecum a cura dell’Enea con le “indicazioni essenziali per impostare correttamente la temperatura di riscaldamento che gli amministratori di condominio potranno rendere disponibile ai condomini”.
Sono previste delle esenzioni per le riduzioni di riscaldamento introdotte dal decreto dei Mite. In particolare noni si applicano “agli edifici adibiti a luoghi di cura, scuole materne e asili nido, piscine, saune e assimilabili e agli edifici adibiti ad attività industriali, artigianali e simili per i quali le autorità comunali abbiano già concesso deroghe ai limiti di temperatura dell’aria, oltre che agli edifici che sono dotati di impianti alimentati prevalentemente a energie rinnovabili”, rende noto il ministero della Transizione ecologica.
Riscaldamento: il calendario delle accensioni
Nel dettaglio, ecco la cartina delle accensioni dei riscaldamenti nelle varie fasce climatiche secondo il piano di risparmio del governo
1) Zona A: ore 5 giornaliere dal 8 dicembre al 7 marzo.
2) Zona B: ore 7 giornaliere dal 8 dicembre al 23 marzo.
3) Zona C: ore 9 giornaliere dal 22 novembre al 23 marzo.
4) Zona D: ore 11 giornaliere dal 8 novembre al 7 aprile;
5) Zona E: ore 13 giornaliere dal 22 ottobre al 7 aprile;
6) Zona F: nessuna limitazione.