Marte ci sta nascondendo un sacco di segreti, e ciò che gli scienziati hanno appena scoperto ne è la prova lampante. Cosa sappiamo di nuovo?
Le nuove simulazioni di laboratorio effettuate da un team italo-statunitense, hanno confermato che i segnali rilevati dal MARSIS, acronimo di Mars Advanced Radar for Subsurface and Ionosphere Soundins, a bordo della sonda dell’ESA Mars Express, indicano con certezza la presenza di acqua salata su Marte.
I primi studi ufficiali risalgono al 2018 quando il radar europeo scoprì qualcosa di riflettente a circa 1.500 metri sotto sotto il polo sud del Pianeta Rosso. Nel 2021, invece, due scienziati del Jet Propulsion Laboratory della NASA analizzarono ulteriormente i dati identificandone una dozzina. Questi elementi potrebbero confermare la presenza di laghi sotterranei di acqua liquida.
Gli esperimenti avevano lo scopo di approfondire gli studi sulle proprietà fisiche dei depositi polari marziani meridionali, i cosiddetti SPLD, cioè South Polar Layered Deposits, che sono state intuite dalla stima della perdita di energia da parte del segnale radar dovuta alla propagazione all’interno dei ghiacci.
L’ulteriore verifica dei dati, andando avanti, ci ha fatto sapere che l’attenuazione del segnale MARSIS dipende solo dalla frequenza ed è costante nell’intera zona scandagliata. E sempre secondo i calcoli degli scienziati, il contenuto di polvere nei depositi polari è compreso tra il 5 e il 12% e la temperatura alla base del ghiaccio non può superare il valore di -43°C: “I nuovi risultati hanno permesso di ricalcolare il valore della permettività dielettrica nell’intera regione analizzata, fornendo un valore di 40 nell’area altamente riflettente; tale valore è compatibile solo con la presenza di acqua salata”.
Continua la dichiarazione Elena Pettinelli, la responsabile del gruppo di Roma Tre e co-autrice dell’articolo scientifico, la quale ci fa sapere che: “Il motivo per cui SHARAD, il radar ad alta frequenza a bordo della missione statunitense MRO, non vede il riflettore basale nella zona di Ultimi Scopuli è ora chiaro. L’attenuazione a tale frequenza è troppo alta per consentire la penetrazione del segnale fino alla base della calotta glaciale”.
Proseguiamo con Roberto Orosei, il Principal Investigator di MARSI, che oltre a dirci che “lo studio dimostra chiaramente che non c’è differenza nel comportamento in frequenza tra l’area altamente riflettente e le regioni circostanti”, ci fa anche sapere che i fenomeni di interferenza tirati in mezzo per spiegare le peculiarità rilevate dal radar del Mars Express dovrebbero generare uno specifico atteggiamento in frequenza del segnale solo nell’area riflettente.
Infine concludiamo con il commento di Barbara Negri, la responsabile per ASI del Volo Umano e Sperimentazione Scientifica: “La conferma della presenza di acqua liquida salata sotto la calotta polare sud di Marte è un importante riconoscimento del risultato scientifico raggiunto con i dati del radar MARSIS, realizzato dall’ASI, e ottenuto con il grande lavoro svolto dal team scientifico italiano. Questo risultato è di grande rilievo non solo per la scienza, ma anche per il futuro dell’esplorazione di Marte.”
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