Il segretario della Lega, durante l’assemblea del partito a Varese, ha chiesto per la Lega il ministero per gli Affari regionali e l’istituzione del ministero della Famiglia e della Natalità. Intanto nel partito è aperta la critica alla sua gestione e c’è aria di congresso.
E’ ancora in alto mare la formazione del nuovo governo che vedrà con tutta probabilità Giorgia Meloni a capo del nuovo esecutivo. La leader di Fratelli d’Italia deve fare i conti con le pretese di Lega e Forza Italia che chiedono diversi ministeri importanti (tra cui gli Esteri e la Sanità) mentre lei vorrebbe affidare diversi dicasteri a personalità fuori dal mondo della politica, in particolare sui temi dell’economia e dei rapporti internazionali.
E’ Matteo Salvini in particolare a non lasciare tranquilla Meloni, chiedendo con insistenza per sé stesso il Viminiale, carica che aveva già ricoperto nel Governo Conte I. Ma durante un’assemblea provinciale della Lega, il segretario del Carroccio ha alzato ulteriormente le pretese, ipotizzando l’istituzione di un nuovo ministero ovvero quello della Famiglia e Natalità che potrebbe andare ad Alessandra Locatelli, attuale assessore alla Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari Opportunità della regione Lombardia. . “Per quanto mi riguarda chiederò per la Lega alcuni ministeri come quello per la Famiglia e la Natalità, perché bisogna tornare a mettere al mondo figli senza tanti problemi” ha affermato Salvini durante l’assemblea.
La riunione è stata convocata a porte chiuse e si è tenuta a Varese, roccaforte storica della Lega che però ha raggiunto il minimo storico di consensi in provincia, minacciata nel suo primato proprio da Fratelli d’Italia. I membri del Carroccio hanno chiesto questo incontro d’urgenza per discutere della crisi del partito, una riunione tenutasi a porte chiuse e con i cronisti lasciati fuori mentre venivano informati da video e audio mandati dai presenti. Tra i partecipanti si registra anche il ministro uscente Giancarlo Giorgetti. Oltre a questo nuovo ministero, Salvini ha ribadito la necessità di affidare al Carroccio anche il dicastero per gli Affari regionali, ribandendo il progetto autonomista del partito.
A più voci è stato chiesto a Salvini di indire velocemente i congressi locali che porteranno al congresso nazionale della Lega, dove la posizione del segretario potrebbe essere scalzata dalle spinte dei dirigenti sempre più forti per dare una svolta al Carroccio, magari tornando alla spinta nordista che ha caratterizzato la Lega fin dalla sua fondazione. “Li faremo tutti” assicura Salvini che deve guardarsi le spalle anche da Umberto Bossi, il quale ha da poco aperto una nuova corrente nel partito. “Trovo sicuramente auspicabile che la Lega passi a una concezione più partecipativa della vita interna, ripartendo dalla vita di partito, dall’ascolto, dal rafforzamento della struttura” ha concluso l’ex-ministro dell’Interno.
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