Nobel per la Pace in tempo di guerra: Zelensky è il candidato favorito, insieme agli oppositori di Putin. Ma quest’anno la lista conta ben 342 candidati.
Il Premio Nobel per la Pace è uno dei sei premi istituiti dal chimico svedese (e inventore della dinamite) Alfred Nobel nel 1895. Si tratta di un premio che offre un ampio riconoscimento, dato che viene attribuito alle persone “che hanno conferito il massimo beneficio all’umanità”. Gli altri cinque riconoscono contributi in letteratura, fisica, chimica, fisiologia o medicina e scienze economiche.
Il vincitore viene selezionato dal Comitato norvegese per il Nobel, composto da cinque membri nominati dal parlamento norvegese, e oltre alla medaglia d’oro è previsto riceva anche un assegno di circa 900mila euro. Ed è proprio nella giornata di domani, venerdì 7 ottobre, che verrà annunciato il vincitore di questo infausto 2022. Tra i candidati favoriti c’è anche il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
Il vincitore del Premio Nobel per la Pace sarà annunciato domani mattina, alle ore 11:00 (ora locale) a Oslo, in Norvegia. Secondo un sondaggio somministrato da Reuters, tra i candidati nominati dai legislatori norvegesi si contano la politica dell’opposizione bielorussa Sviatlana Tsikhanouskaya, il divulgatore britannico David Attenborough, l’Organizzazione mondiale della sanità, l’attivista ambientale Greta Thunberg, Papa Francesco, il ministro degli esteri di Tuvalu Simon Kofe, il governo di unità nazionale del Myanmar, e il dissidente russo Alexei Navalny, in prigione in Russia dopo essere sopravvissuto a un tentativo di avvelenamento.
Questi, almeno, quelli attualmente favoriti. La lista, infatti, quest’anno si allunga a 342 canditati (251 persone e 92 organizzazioni): il numero più alto mai registrato dopo il record del 2016, che ne contava invece 376. Ad ogni modo, non mancano le critiche mosse a seguito dell’inclusione del presidente ucraino nell’elenco. Secondo Dan Smith, dell’Istituto internazionale di studi per la pace di Stoccolma, “la guerra continua e questo è un fatto“: per questo avrebbe visto meglio Zelensky come “possibile candidato” nei prossimi anni, nel caso in cui riuscisse realmente ad “ottenere la pace per il suo Paese”. Al contempo, l’analista si ritiene favorevole alla candidatura di attivisti anti-Putin e anti-Lukashenko, quali Tikhanovskaya – che anzi definisce “un’alleata per la pace”.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che era nella lista TIME 100 del 2022, pare essere al momento il candidato favorito per vincere il Premio Nobel per la Pace. Dopo l’invasione su vasta scala dell’Ucraina da parte del presidente russo Vladimir Putin il 24 febbraio, Zelensky è infatti rimasto fermo a Kiev. “Siamo qui… Siamo a Kiev. Stiamo proteggendo l’Ucraina“, ha spiegato impassibile nel suo messaggio alla nazione, condiviso poi a livello internazionale.
Da allora Zelensky si è espresso ripetutamente contro le azioni della Russia sulla scena globale, esortando più e più volte gli alleati internazionali a punire il Cremlino per la sua aggressione. Più volte è dovuto ricorrere a fughe improvvise – come durante le prime fasi del conflitto, con le truppe russe che erano a pochi minuti dallo stanare sia lui che la sua famiglia. E ad oggi, più di sette mesi dopo lo scoppio della guerra, dopo che la Russia ha annesso parti dell’Ucraina, Zelensky continua rimanere lì, impassibile e inamovibile, a difendere il suo Paese. Con le armi.
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