La rivolta dei soldati russi contro l’esercito – VIDEO

Condizioni disumane per i militari spediti al fronte a combattere la guerra di invasione in Ucraina. Da quanto è iniziato il conflitto, si stima che la Russia abbia perso almeno un terzo dei soldati inviati. 

La rivolta dei soldati russi contro l’esercito – VIDEO

Condizioni disumane per i militari spediti al fronte a combattere la guerra di invasione in Ucraina. Da quanto è iniziato il conflitto, si stima che la Russia abbia perso almeno un terzo dei soldati inviati. 

Sono circa 500 gli uomini dell’esercito russo che hanno messo in piedi una protesta per la loro condizione in alcuni video diffusi su Twitter e ripostati consigliere del ministro dell’Interno ucraino Anton Gerashchenko. I soldati scendono dal treno nella regione di Belgorod e lamentano di non essere stati ancora assegnati a una divisone, di essere mal equipaggiati e malati.

Gli ufficiali ci trattano come animali” “Abbiamo armi degli anni ’70 e ’80” “Stiamo mangiando solo quello che ci siamo portati da casa” e “Abbiamo già speso un sacco di soldi” urlano nel video. Dicono che la maggior parte di loro è malata e ha freddo, non hanno cibo adeguato, poche armi, sono privi di elmetti e giubbotti anti-proiettile e in più vivono sotto la pioggia costante. In molti dicono di essere del tutto privi di addestramento militare.

MANDATI AL FRONTE

Le definiscono “condizioni bestiali” ma è la situazione in cui si trovano da quando Vladimir Putin ha chiesto la mobilitazione di 300mila riservisti da inviare al confine con l’Ucraina per sostenere l’esercito. Ma dopo una settimana di questa vita si stanno ribellando e protestano contro i vertici militari colpevoli di tradimento. Non è noto chi sia l’autore del video ma sulle loro giacche si notano i simboli dei mercenari Wagner.

“BASTA BUGIE”

A sostenere le lamentele dei soldati c’è colonnello generale Andrey Kartapolov, capo della principale direzione politico-militare dell’esercito, che durante una intervista alla televisione russa lamenta le difficoltà e le bugie sulla guerra in Ucraina da parte russa. “Bisogna smetterla di mentire sulla situazione al fronte. Ora il nemico è sulla nostra terra – afferma – . Tutti i villaggi di confine della regione di Belgorod sono praticamente distrutti. Lo apprendiamo da chiunque, dai governatori e dai corrispondenti militari. Ma i rapporti del ministero della Difesa non cambiano. La gente lo sa. La nostra gente non è stupida. E vede che non vogliono dirle nemmeno una parte della verità. Questo può portare a una perdita di credibilità“.

I MORTI RUSSI IN UCRAINA

Da quanto la guerra è iniziata si stima che la Russia abbia perso almeno un terzo degli uomini mandati a combattere: 27.400 non faranno più ritorno in patria è il dato registrano dall’intelligence del ministero della Difesa del Regno Unito. Senza contare le perdite di 200 aerei, 164 elicotteri, 1220 carri armati, 89 sistemi anti missile, 2958 mezzi corazzati, 195 lanciarazzi multipli, 13 navi, 555 sistemi di artiglieria, 416 droni e 95 missili da crociera.

Nonostante progressi iniziali su scala ridotta, nell’ultimo mese la Russia non è riuscita a ottenere conquiste territoriali sostanziali, mantenendo livelli di logoramento costantemente elevati – si legge nel documento degli 007 britannici -. Ora  la Russia ha probabilmente subito perdite pari a un terzo delle forze di combattimento di terra impegnate a febbraio quando Vladimir Putin ha annunciato l’operazione militare speciale in Ucraina“.

Le forse russe sono sempre più limitate da capacità compromesse, un morale sempre basso e ridotta efficacia di combattimento. Molte di queste capacità non possono essere rimpiazzate o ricostituite rapidamente e probabilmente continueranno a ostacolare le operazioni russe in Ucraina, per cui nelle condizioni attuali è improbabile che nei prossimi 30 giorni la Russia acceleri in modo drastico il ritmo di avanzata” conclude il dossier.