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Tecnologia

Ultima tappa dello switch off tv fissato al 20 dicembre: dobbiamo aspettarci un Natale da incubo?

Un rivoluzione simile a una guerra di trincea, quella del digitale terrestre. Lunga, estenuante, infinita. Doveva essere tutto già finito. Ma così non è, almeno nell’immediato futuro.

Digitale Terrestre – MeteoWeek.com

Un rapido ripasso del lungo percorso, visto che ad oggi nonostante una situazione ibrida fra chi vede ancora i canali (generalisti) con il “metodo tradizionale” e è già al DVB-T2, sono in molti i cittadini italiani a riscontrare problemi di ogni sorta.

A luglio 2021 il MISE ha abbozzato la modifica definitiva al calendario nazionale dei lavori del passaggio della tv digitale terrestre in Italia dallo standard DVB T al nuovo DVB T2. Via, via (con estrema lentezza) si è abbandonato le frequenze sulla banda 700 MHz, andando a occupare nuovi multiplex, seppur in un numero limitato rispetto a prima.

A novembre 2021 tutte le emittenti nazionali e locali (a partire dalla Sardegna) hanno lasciato la banda 700 MHz trasferendo i canali in codifica DVB-T / Mpeg-4. Le regioni italiane divise in aree, per passare a una codifica più avanzata del digitale terrestre. Infinite ri-sintonizzazioni e cambi tv/decoder annessi.

Perché proprio sotto Natale?

Natale – MeteoWeek.com

Si arriva così, a fatica, all’ibrido. RAI e Mediaset trasmettono ancora alcuni canali (quelli generalisti) con il vecchio codec video Mpeg-2, fino al 31 dicembre 2022. E qui arrivo un’altra nota dolente.

Già, secondo indiscrezioni quell’entro il 31 dicembre, in realtà sarebbe il 20, proprio a ridosso delle festività natalizie. Secondo il web magazine DDAY.it, che ha reperito alcune indiscrezioni e rumors del settore, i broadcaster si preparano a dismettere i canali con il codec MPEG-2 il prossimo 20 dicembre 2022. E nella seconda metà di ottobre dovrebbe partire la campagna di comunicazione da parte del Mise.

La mossa verrebbe, sempre secondo le indiscrezioni, portato Confindustria Radio TV a decidere di far spegnere i canali residui con la codifica digitale Mpeg-2, dismettendo quelle emittenti in simulcast della numerazione 500 (ad esempio Rai 1 – 501, Canale 5 – 505, Rete 4 – 504) che, dopo i primi switch off di questo 2022, sono divenuti dall’8 marzo scorso i canali accessibili per chi ancora non ha adeguato le apparecchiature TV ai nuovi standard Mpeg-4 e DVB-T2.

Non una cosa da poco pensando che sono circa un milione e mezzo le tv non compatibili con il digitale terrestre di nuova generazione. Certo è che se fosse confermata questa indiscrezioni, si aprirebbero ulteriori problemi, sia per i cittadini sia per i negozianti.

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