Un operaio è morto ‘sepolto’ a causa del cedimento del terreno durante dei lavori di scavo su strada.
L’incidente è avvenuto all’interno di uno scavo di un cantiere stradale. I detriti lo hanno travolto senza lasciargli scampo: il decesso è sopravvenuto sul colpo.
Ieri un incidente sul lavoro è costato la vita a un operaio di 40 anni. Stava lavorando in un cantiere a Gironico, frazione del comune di Colverde, in provincia di Como. È successo ieri pomeriggio, martedì 4 ottobre. All’origine del fatto il cedimento del manto stradale e lo schianto fatale per il lavoratore.
Secondo quanto si è appreso finora, la tragedia sarebbe avvenuta attorno alle 16:30. L’operaio 40enne era al lavoro all’interno di uno scavo aperto in un cantiere stradale in via Giacomo Leopardi, in località Salvadonica. Quando improvvisamente, per cause ancora ignote, il tratto di strada adiacente allo scavo avrebbe subito un cedimento e l’operati sarebbe rimasto sepolto sotto i detriti.
Vani i tentativi di soccorrere l’uomo
Per soccorrere l’uomo rimasto ‘sepolto’ per via del cedimento del terreno sono intervenuti Vigili del Fuoco, Areu e i carabinieri. Ma purtroppo per l’operaio non c’è stato niente da fare, malgrado il buco creato dal cedimento fosse poco profondo.
Inutili dunque i tentativi di soccorso da parte delle squadre di soccorritori. Il personale del 118 è giunto sul posto con due ambulanze e un’automedica dalla centrale dell’Agenzia Regionale Emergenza Urgenza (Areu) di Regione Lombardia. Il 40enne è morto sul colpo.
I soccorritori hanno trovato sotto terra il corpo del lavoratore. I pompieri sono riusciti a raggiungerlo e a liberare il corpo intrappolato tra i detriti. Ma ai medici non è rimasto altro da fare che constatarne il decesso.
L’operaio deceduto era di origine albanese
Stando alla patente che gli è stata ritrovata addosso, il 40enne sarebbe di nazionalità albanese.
Attualmente sono in corso le operazioni per la messa in sicurezza della strada e per ricostruire la dinamica dei fatti. Solo pochi giorni fa, sempre nella stessa provincia, a Moltrasio, erano morti due giovani operai egiziani di 25 e 29 anni che di notte avevano acceso un braciere in un container. I due operai lavoravano in un cantiere edile e ancora non avevano ricevuto lo stipendio.