Studente stuprato a Roma, la gang chiamata “le belve della movida”: «Lo hanno fatto altre volte». Per gli inquirenti gli aggressori sarebbero responsabili di altri casi di rapina e stupro perpetrati nella capitale.
Drammatico episodio, quello avvenuto qualche giorno fa a Roma. Un giovane di 22 anni stava rientrando a casa alle prime luci dell’alba, quando tre uomini lo avrebbero dapprima assalito e poi stuprato a turno, oltre ad averlo costretto a prelevare denaro al bancomat.
Il tutto è avvenuto nel quartiere San Lorenzo, zona tipicamente frequentata da giovani universitari. “Mi hanno violentato e rapinato“, avrebbe raccontato il giovane sotto shock, sconvolto da quanto successo, a un passante che lo ha soccorso poco prima che svenisse. Sul caso stanno lavorando le forze dell’ordine e le autorità, e pare che gli aggressori abbiano in realtà già diversi precedenti alle spalle.
Secondo quanto viene riportato da Leggo.it, pare che il modus operandi perpetrato dai tre aggressori nei confronti del giovane 22enne, sia compatibile con quello di un trio di rapinatori e stupratori seriali già segnalato alle forze dell’ordine. Soprannominati “le belve della movida“, i tre soggetti, descritti come di etnia nordafricana (il che combacerebbe anche con le descrizioni del ragazzo stuprato), avrebbero infatti già messo a segno altre rapine nei confronti di ragazzi e ragazze che rincasavano dopo la movida del quartiere di San Lorenzo.
Gli inquirenti stanno ora analizzando tutte le denunce effettuate da altre vittime, anche in altre zone della città generalmente frequentate per la vita notturna. Nel frattempo, sono state analizzate anche le immagini delle telecamere della banca dove il ragazzo è stato costretto a eseguire un prelievo di denaro contante su minaccia dei suoi aguzzini. Dai filmati sarebbero stati notati particolari fisici definiti “interessanti”, e che potrebbero portare all’identificazione di almeno uno dei tre responsabili.
Nel frattempo, si attendono decisioni da parte del prefetto Matteo Piantedosi, intervenuto al comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza. Alla luce dei recenti risvolti, per offrire alla capitale un livello di sicurezza maggiore, le forze dell’ordine avranno il compito di mappare il territorio comunale, così da isolare le zone più a rischio. In questo senso si definiranno le aree che dovranno essere monitorate con ulteriori telecamere, che verranno presto installate dal Campidoglio.
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