Neonato abbandonato in un sacchetto, chiamato come il carabiniere che l’ha salvato - meteoweek.com
Ritrovato neonato abbandonato in un sacchetto di plastica, i medici lo hanno chiamato come il carabiniere che l’ha salvato. “È stata un’esperienza forte, speriamo che adesso vada tutto per il meglio”.
Inaspettato ritrovamento, quello avvenuto ieri a Trapani. Era pronto per andare a lavorare la sua campagna a Paceco, quando un contadino si è imbattuto in un misterioso sacchetto di plastica.
Allertato inizialmente da vagiti e pianti, l’uomo ha inizialmente cercato di capire da dove provenissero quei disperati versi. Fino a che, gettato lungo una strada sterrata, non ha trovato il corpicino di un bambino appena nato. Immediata la segnalazione alle forze dell’ordine, per una storia che fortunatamente ha un lieto fine.
Lo ha trovato proprio il giorno di San Francesco, abbandonato in un sacchetto di plastica. Tirandolo fuori dalla busta che lo avvolgeva, lo ha stretto a sé e ha a chiamato immediatamente i carabinieri. Il contadino ha dunque aspettato l’arrivo dei militari, giunti sul posto insieme agli operatori del 118.
“Ci hanno avvertito con una telefonata che c’era un bimbo abbandonato, tra l’altro a pochi metri dalla nostra centrale. C’era ancora il cordone ombelicale tagliato, a fianco. Quando siamo arrivati era avvolto in un sacchetto di plastica, la signora che ci ha avvertiti lo aveva avvolto nelle coperte. Sembrava ancora infreddolito il piccolo, così lo abbiamo messo in una speciale copertina che serve appunto per riscaldare. Sembrava stare bene, le vie respiratorie erano libere. È stata un’esperienza forte, speriamo che adesso vada tutto per il meglio”, ha raccontato ai quotidiani locali di Veronica Catalano, operatrice del 118.
Il piccolino è stato dunque portato d’urgenza all’ospedale di Trapani, con i medici che hanno deciso di ricoverarlo in via del tutto precauzionale in Terapia Intensiva. Il neonato verserebbe infatti in buone condizioni, con il cordone ombelicale già tagliato. Il sacchetto non era stato chiuso, e il piccolino è riuscito a respirare correttamente. Sarebbe morto di stenti, però, se il contadino non fosse passato di lì. Il luogo in cui è stato abbandonato, infatti, è una campagna isolata, frequentata principalmente da animali selvatici.
Avviata un’indagine, con i carabinieri che stanno lavorando per scoprire l’identità della madre. Nel frattempo, il piccolino è stato chiamato Francesco Alberto, in onore del santo di Assisi e del carabiniere che lo ha preso in braccio per primo.
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