Arriva la messa in guardia dell’ex numero uno della Cia, David Petraeus. A guidare la risposta Nato sarebbero gli Usa.
Anche la Nato avvisa: se Putin metterà in pratica le minacce di usare il nucleare ci sarà una dura reazione da parte dell’Alleanza atlantica
“Solo per darvi un’ipotesi, risponderemmo guidando uno sforzo della Nato – un sforzo collettivo – che eliminerebbe ogni forza convenzionale russa che possiamo vedere e identificare sul campo di battaglia in Ucraina e anche in Crimea e ogni nave nel Mar Nero“. A dirlo non è uno qualsiasi, ma l’ex generale David Petraeus, ex capo della Cia e comandamento delle operazioni militari in Iraq. Lo ha detto durante una intervista ad Abc, in risposta a una domanda sulla reazione americana nel caso in cui Putin usasse l’atomica.
Per Petraeus, “deve esserci una risposta”. Ma non sarà necessariamente “nucleare contro nucleare”. Per impedire appunto una “escalation nucleare”.
“I russi hanno fatto soffrire Napoleone, i nazisti e via dicendo, ma non penso che Vladimir Putin sarà in grado di far soffrire l’Europa”, ha spiegato Petraeus. “L’Europa avrà un duro inverno, avrà flussi ridotti di gas, ma ce la farà e non penso che si dividerà sulla questione del sostegno all’Ucraina“, ha aggiunto.
La Nato avvisa Putin: “Conseguenze serie se userà il nucleare”
Sulla stessa falsariga anche il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg. In una intervista alla Nbc, Stoltenberg ha definito “pericolosa” e “sconsiderata” la minaccia del presidente russo Vladimir Putin sull’impiego di armi nucleari tattiche per proteggere i nuovi confini della Russia dopo le annessioni dei territori occupati in Ucraina.
“Qualsiasi uso di armi nucleari avrà conseguenze serie per la Russia“, ha avvertito Stoltenberg. La Nato, ha ribadito Stoltenberg, è pronta a rispondere con fermezza e unità a ogni attacco deliberato alle proprie infrastrutture critiche. Sulla richiesta di adesione dell’Ucraina alla Nato, che il presidente Volodymyr Zelensky è tornato nuovamente a chiedere dopo l’ultima escalation annunciata da Putin, Stoltenberg ha frenato. Il segretario dell’Alleanza atlantica ha ricordato che a decidere dovranno essere tutti i membri della Nato.
Ma ad ogni modo, ha assicurato Stoltenberg, gli alleati continueranno a sostenere Kiev che non cessa di fare progressi sul campo di battaglia. Come mostra la riconquista di Lyman. Che la città sia stata “totalmente liberata” lo ha confermato lo stesso Zelensky. Il presidente ucraino ha ringraziato l’esercito e celebrato il ritorno delle “bandiere ucraine nel Donbass”. Zelensky si è poi rivolto direttamente ai russi. E li ha invitati a scaricare Putin. “Finché non risolvete tutti il problema con colui che ha iniziato tutto, che ha iniziato questa guerra insensata per la Russia contro l’Ucraina – ha ammonito il capo di stato ucraino – sarete uccisi uno per uno, facendo da capri espiatori, per non ammettere che questa guerra è un errore storico per la Russia”.