Nella notte italiana la Corea del Nord ha lanciato un missile balistico a raggio intermedio (Irbm) che ha sorvolato il Giappone, per la prima volta in otto mesi, stando alle rilevazioni dei militari sudcoreani.
Nuova e pericolosa provocazione di Pyongyang. Non si sono registrate vittime, hanno informato le autorità giapponesi. Il lancio ha comunque fatto scattare il sistema di allerta nel Nord del Paese. Diramati messaggi in tv per avvertire gli abitanti delle zone interessate a recarsi subito nei rifugi più vicini.
Il primo ministro giapponese, Fumio Kishida, ha condannato la mossa di Pyongyang parlando di “un atto di violenza che condanniamo con fermezza“. Il nuovo test nordcoreano ha spinto Giappone e Usa a rafforzare le capacità di deterrenza e di risposta militare della loro alleanza. Sia Stati Uniti che Giappone considerano il nuovo lancio come “una minaccia grave e imminente” per la sicurezza nazionale del Paese del Sol Levante.
Dopo il lancio del missile – il primo dal 2017 a sorvolare l’arcipelago giapponese – i ministri degli Esteri di Giappone e Usa, Yoshimasa Hayashi e Antony Blinken, hanno avuto un colloquio telefonico. I due capi della diplomazia hanno concordato nel definire il test della Corea del Nord “una questione di grande preoccupazione” per la sicurezza giapponese e del mondo.
Allo stesso modo, Hayashi e Blinken “hanno condannato fermamente il lancio come una minaccia seria e imminente per la sicurezza del Giappone e una sfida chiara e seria per la comunità internazionale”, si legge nel comunicato diffuso a Tokyo.
A rilevare il lancio del missile è stato il Comando di stato maggiore congiunto della Corea del Sud. Il missile è stato rilevato da Mupyong-ri, nella provincia settentrionale di Jagang. Un lancio che è stato effettuato alle 7.23 locali (00.23 in Italia). Il missile nordocoreano ha coperto per circa 4.500 chilometri. Superando il Giappone a un’altezza massima di circa 970 km e a una velocità massima di Mach 17 prima di terminare la sua corsa nell’Oceano Pacifico.
Il missile balistico intercontinentale (Ibm) è pensato per trasportare a lungo raggio di ordigni nucleari in grado di raggiungere altezze significative. E dunque di coprire una gittata superiore ai 5500 km. In questo caso il lancio ha coperto una distanza mai raggiunta in precedenza dalla Corea del Nord. Toccata l’altezza di 1000 chilometri, più in alto della Stazione Spaziale Internazionale.
Una escalation giunta quando Giappone, Stati Uniti e Corea del Sud stavano cooperando per rafforzare le loro difese in risposta alla minaccia di Pyongyang. La settimana scorsa i tre Paesi avevano fatto esercitazioni navali congiunte per la prima volta dal 2017. Esercitazioni che il leader nordcoreano Kim Jong-un considera come la prova che i suoi nemici si stanno attrezzando per muovere guerra alla Corea del Nord.
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