Baby calciatori lasciati in panchina, i genitori minacciano l’allenatore: “Ti taglio la testa e la metto in valigia”. Il gravissimo episodio è successo in una partita del settore giovanile dell’Us Avellino.
Episodio gravissimo quello avvenuto domenica a Venticano, provincia di Avellino. Nel mirino una partita calcistica under 17, nella quale ha preso parte l’Avellino Calcio.
Durante lo scontro con la squadra viterbese, sarebbe infatti scoppiato un acceso scontro tra il padre di un giocatore e il dirigente della società. “Ti taglio la testa e la metto in valigia”, avrebbe urlato il genitore dopo che il figlio era rimasto in panchina.
“È vergognoso e inqualificabile che genitori di giovani calciatori arrivino a minacciare il responsabile del club nel quale gioca il figlio perché quest’ultimo non viene fatto giocare”, ha dichiarato il presidente della Lega Pro, Francesco Ghirelli. E ha poi proseguito: “La Lega Pro condanna senza se e senza ma questi episodi di violenza agli antipodi con i principi fondamentali del nostro calcio. Ci auguriamo che la giustizia ordinaria faccia i giusti approfondimenti del caso”.
Secondo quanto è stato ricostruito, infatti, durante una partita a Venticano alcuni genitori avrebbero contestato aspramente il responsabile del settore giovanile, Giuliano Capobianco. Capobianco era stato, tra l’altro, già bersaglio di insulti e minacce durante la gara precedente di sabato scorso, tenutasi allo stadio Partenio – Lombardi di Avellino, contro il Potenza.
Quello che è successo domenica, però, ha raggiunto l’apice della follia. Il tutto si è svolto nella tribuna Montevergine, la stessa in cui il dirigente sportivo stava assistendo all’incontro. Un genitore infuriato si avvicina e, in preda all’ira, urla: “Ti taglio la testa e la metto in valigia“. La colpa dell’allenatore e del dirigente, secondo l’uomo, era quella di aver tenuto tra le riserve il proprio figlio.
“Non sono stato aggredito fisicamente ma qualcuno ha perso le staffe e ieri sono state dette frasi che racconterò, quando sarò chiamato”, ha commentato Capobianco, all’emittente SportChannel 214, lasciando capire che saranno possibili sviluppi e accertamenti di tipo giudiziario sull’assurda vicenda. E nel frattempo, infatti, sull’episodio starebbe già indagando la Procura.
In merito allo spiacevole episodio, si è espresso anche l’Us Avellino. Nella nota ufficiale si parla di “continue minacce e tentate aggressioni subite in questi mesi da parte di genitori che, senza alcun contegno e con modi alquanto discutibili, lamentano lo scarso impiego dei propri figli”. Alla luce di quanto successo, dunque, “la società prenderà provvedimenti nei confronti dei tesserati coinvolti, malgrado l’indiretta responsabilità degli interessati, e, nel contempo, le persone vittime di tali episodi di violenza sporgeranno denuncia presso le autorità competenti”.
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