È arrivata la sentenza definitiva della Corte di Cassazione in merito alle multe effettuate con autovelox presi in appalto da ditte private. Il ricorso della signora Patrizia è stato respinto dalla Cassazione, la decisione è definitiva.
Il caso riguarda degli autovelox presi in appalto dal Comune sardo presso una ditta privata, la sentenza 28719 è stata depositata oggi dalla Seconda sezione civile.
La multa che era stata emessa da un Comune sardo è stata convalidata. Questo quanto deciso dalla Cassazione. E’ stato deciso che le multe per eccesso di velocità fatte con un autovelox in appalto a ditte private sono valide.
Multe con autovelox privati, la sentenza
Secondo quanto riportato nelle sentenza: «La validità della costituzione del rapporto tra l’ente locale ed il privato ma non ha incidenza sull’accertamento dei presupposti di fatto dell’accertamento eseguito tramite» gli strumenti a noleggio. Si era opposta alla multa la signora Patrizia M. difesa dall’avvocato Rossella Oppo del Foro di Oristano. La sanzione era stata accertata dalla polizia urbana del Comune di Arborea (Oristano), secondo quanto rilevato nel giugno del 2008 dall’Autovelox. La Cassazione ha dunque respinto il ricorso, la sentenza 28719 è stata depositata oggi dalla Seconda sezione civile.
Cosa è accaduto
La signora che aveva ricevuto la sanzione, ora dovrà saldare il conto al Comune. La guidatrice sosteneva che la violazione «non era stata accertata dagli agenti della Polizia Municipale, ma da addetti di società privata, cointeressata ai proventi delle sanzioni» in quanto «retribuita con un corrispettivo variabile del 29,10% collegato» Secondo la donna «la corresponsione di una percentuale degli introiti» avrebbe «trasformato il contratto di appalto in un contratto aleatorio in quanto il corrispettivo sarebbe stato condizionato da un ‘evento’, l’accertamento della sanzione, e non da un servizio effettivamente svolto, con conseguente indeterminatezza dell’oggetto».
Va inoltre precisato che «la circostanza che la ditta fornitrice provvedesse anche alla taratura degli apparecchi avrebbe determinato un grave conflitto di interessi» in quanto «interessata ad attestare il regolare funzionamento degli apparecchi». Il giudice di Tarralba in primo grado aveva annullato il verbale ma la sentenza era stato poi ribaltata dal Tribunale di Oristano nel 2018.
Multe con autovelox privati: cosa dice la Cassazione
La Cassazione a riguardo dice che «l’art. 208 Cds, prevedendo che una quota dei proventi delle sanzioni amministrative pecuniarie per violazioni» siano «devoluti agli enti pubblici, anche territoriali, quando le violazioni sono accertate dal personale in forza presso detti enti, non collide con il noleggio delle apparecchiature di rilevamento della velocità a soggetti privati».
Il verdetto si conclude con questa specifica che sarebbe illegittima invece la «sola totale delega delle funzioni di accertamento delle infrazioni a società privata». Per quel che riguarda invece la taratura degli autovelox il contratto diceva che «nel ricondurre esclusivamente al Comune la piena disponibilità, la diretta gestione e vigilanza dei dispositivi». La guidatrice, oltre alla multa, dovrà pagare anche mille euro di spese legali in favore del Comune di Arborea.