Ederson ha parlato chiarissimo, ecco l’annuncio del centrocampista su Gasperini e la sua esperienza all’Atalanta. Paletti messi e parole lucide quanto limpide.
Arrivato in Italia lo scorso gennaio al termine di una trattativa condotta dal solito Walter Sabatini, bravissimo come al solito a scovare i talenti più puri e importanti, soprattutto quelli provenienti dal Sudamerica, il centrocampista dell’Atalanta è stato certamente una delle rivelazioni più nobili della seconda parte della scorsa stagione, come testimoniato anche dall’immediato passaggio all’Atalanta durante la sessione di mercato immediatamente successiva a quella contraddistinta dal suo approdo in Italia.
Già in quel di Salerno il brasiliano aveva dimostrato ottime capacità e qualità, divenendo sin da subito uno dei perni di un centrocampo che, nonostante la crescita esponenziale di Coulibaly, ha comunque palesato qualche defezione dopo la sua sortita. Corteggiato anche da altre big di Italia e non solo, ha alla fine detto di sì all’Atalanta di Gasperini, circa la quale si è espresso con chiarezza, toccando tutta una serie di punti, inerenti anche il suo ambientamento. Proprio su tale fronte: “A Bergamo mi sento a casa come a Salerno: novemila tifosi allo stadio per un allenamento precampionato, incredibile. Dopo l’infortunio mi serve la condizione migliore per il cambio di passo, sono un centrocampista e a Gasperini ho detto che per stare sulla trequarti mi serve tempo”.
Ederson non si nasconde, annuncio clamoroso su Gasperini: paletti già fissati
L’intervista, rilasciata a “La Gazzetta dello Sport” ha poi toccato anche altri aspetti e si è contraddistinta anche per il chiaro annuncio lanciato a Giampiero Gasperini. Così, dunque, Ederson sul mister e non solo. “Come a Salerno, a Bergamo ci sono il calore del pubblico e una città tranquilla. Purtroppo in quella seduta allo stadio mi sono infortunato e stare due settimane senza palla è stato difficile. Ora mi sento meglio che a Roma. E ho sposato l’Atalanta perché mi ha voluto e ha un progetto: con l’Europa posso sognare anche la Selecao“.
Il cuore dell’intervento: “Da trequartista cerco più la porta, ma devo difendere comunque come quando facevo il centrocampista. Gasperini mi ha voluto lì. Meglio a destra che a sinistra, per andare dentro e tirare. Il mister è un martello, devi fare ciò che serve alla squadra: da me servono corsa, assist e gol“.