Nel derby di Manchester che ha visto contrapporsi City e United, Cristiano Ronaldo è rimasto a guardare per tutti i 90′ di gara: le parole dell’allenatore lasciano l’amaro in bocca.
Nel pomeriggio di domenica 2 ottobre all’Etihad Stadium di Manchester è andato in scena il derby tra i padroni di casa del City di Guardiola e gli ospiti dello United di Ten Hag.
Una partita praticamente a senso unico, decisa già dopo 40′ di gioco da due terribili classe 2000, Erling Braut Haaland e Phil Foden. Il ragazzino cresciuto nelle giovanili dei citizens ha aperto le marcature dopo appena otto minuti di gioco raccogliendo l’assist di Bernardo Silva.
L’ex Dortmund si è scatenato invece poco dopo la mezz’ora di gara: al 34′ mette in porta il gol del 2-0 sul calcio d’angolo di De Bruyne, che tre minuti dopo gli serve un altro pallone che il norvegese insacca in spaccata per la doppietta personale. Non è finita però perché al 44′ Haaland si traveste da assistman e concede la doppietta anche a Foden.
Nella ripresa lo United prova a riaprirla con lo stupendo gol di Antony che colpisce da fuori insaccando per il 4-1. Il copione però è sempre lo stesso della prima frazione di gara. Al 64′ Haaland fa addirittura tripletta sull’assist di Sergio Gomez e al 72′ regala un altro assist a Foden che si porta anche lui il pallone a casa.
Sul 6-1 i padroni di casa si spengono e concedono qualcosa agli ospiti. All’84’ Martial è bravo a spingere in porta una respinta non perfetta di Ederson. Al 91′ poi si guadagna e trasforma il calcio di rigore del definitivo 6-3.
Nel post partita della pesante sconfitta Ten Hag ha voluto giustificare in questo modo l’assenza di Cristiano Ronaldo dal campo di gioco in un match così importante: “Non l’ho inserito perché dopo il primo tempo eravamo sotto di quattro gol, sarebbe stata una mancanza di rispetto per la grande carriera che ha fatto” commenta l’ex Ajax, che poi dice di aver preferito inserire Martial che aveva bisogno di minuti nelle gambe, e che oltre a quelli ha messo nelle gambe anche i gol.
Oltre al danno la beffa per CR7, dato che si vede raggiunto da Erling Haaland in men che non si dica. Il norvegese infatti ha già segnato tre triplette in Premier League, le stesse che Ronaldo ha segnato in 232 partite. Numeri da capogiro per il figlio d’arte che diventa anche il primo giocatore nella storia a segnare tre triplette consecutive in casa.
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