Tom Hanks, difficile non amarlo. Un attore che mette più o meno tutti d’accordo. Una selezione di film molto curata, ruoli che dagli anni ottanta lo hanno fatto entrare nel cuore di tutti, da ‘Splash – Una sirena a Manhattan’ regia di Ron Howard 1984, passando per ‘Big’, ‘Turner il casinaro’, ‘Insonnia d’amore’, ‘Philadelphia’, ‘Forrest Gump’, fino ad arrivare agli ultimi: ‘Elvis’ di Baz Luhrmann e ‘Pinocchio’ di Zemeckis.
La gente lo adora, i registi se lo contendono. Sei volte candidato gli Oscar, due statuette portate a casa. Senza soffermarsi sugli altri premi – che sono tanti – ma non sono necessariamente sinonimo di bravura, Tom Hanks è universalmente noto come un attore di eccezionale bravura.
Tutti lo amano, lui forse si ama un po’ di meno,o almeno non apprezza il suo operato come dovrebbe. Lo aveva già dichiarato, alcuni anni fa ma lo ha ripetuto in una recente intervista. Non si dà pace. In passato però aveva parlato di almeno cinque film, dicendo: «Ho interpretato una ventina di film: cinque di essi sono dei buoni film». Ora siamo scesi a 4. Insomma, Hanks sempre più autocritico? Tom considera infatti gran parte del proprio lavoro – quasi tutto oseremmo dire – appena passabile. «Ho realizzato tantissimi film. Quattro di questi credo siano piuttosto buoni» ha infatti dichiarato in un’intervista a ‘People’
Purtroppo per la curiosità di tutti, Tom Hanks non ha aggiunto dettagli a questa dichiarazione e quindi non ci è dato sapere quali siano i ‘favolosi quattro’ che l’attore californiano ha graziato. Lui è stato protagonista di più di 50 film, tra commedie leggere e drammi e film impegnati, da ‘C’è posta per te’ a ‘Salvate il soldato Ryan’ da ‘Apollo 13’ al ‘Il miglio verde’. Impossibile indovinare quali possano essere i suoi preferiti.
L’attore, nell’intervista ha dichiarato, in realtà in modo più ampio: «Ho realizzato tantissimi film (e quattro di questi credo siano piuttosto buoni) e sono ancora affascinato da come nascano i film. Dalla scintilla di un’idea alle immagini sullo schermo, l’intero processo è un miracolo», ha aggiunto. «Girare un film è un lavoro molto pesante, che richiede un lungo lasso di tempo, fatto da così tanti momenti di gioia, che si scontrano con un egual numero di sentimenti negativi. È il lavoro più bello del mondo e, allo stesso tempo, che più ti confonde».
Tom Hanks, dopo tanti anni di pellicole che, non ce ne voglia, a nostro avviso sono delle piccole perle, ha deciso di cimentarsi con la parola scritta. Dopo aver pubblicato nel 2017 una raccolta di racconti intitolata Tipi non comuni, tra pochi mesi – 9 maggio 2023 – potremo gustarci il suo primo romanzo. Il libro è la costruzione di un colossal d’azione, con protagonisti naturalmente dei supereroi, con un budget multimilionario, pieno di star. Una sorta di riflessione sui cambiamenti della cultura americana dal secondo conflitto mondiale fino ad oggi.
Hanks nello scrivere il romanzo, si è ispirato, alla sua carriera nel mondo nel cinema, ha infatti voluto precisare che «Ogni personaggio fa qualcosa che ho imparato facendo un film». Il romanzo si intitola ‘The making of another major motion picture masterpiece’, e chissà se l’attore sarà altrettanto severo nel giudizio del suo manoscritto, come lo è stato con i suoi film.
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