Immobile racconta un retroscena incredibile: ecco perché non è partito con loro

L’attaccante della Lazio, Ciro Immobile, dopo il caso scoppiato in Nazionale, ha voluto dare la sua versione dei fatti  sulla vicenda.

Ciro Immobile, attaccante della Lazio e della Nazionale italiana di calcio, ha espresso la sua versione dei fatti dopo il caso scoppiato nei giorni scorsi per la sua mancata partenza per la trasferta dell’ultimo impegno della fase a giorni di Nations League contro l’Ungheria.

Ciro Immobile centravanti della Nazionale italiana (Credit: Ansa) 29092022 - Meteoweek.com
Ciro Immobile centravanti della Nazionale italiana (Credit: Ansa) 29092022 – Meteoweek.com

Dopo aver effettuato la seconda risonanza magnetica dopo l’infortunio, che non aveva presentato miglioramenti per la presenza dell’edema, il centravanti della Nazionale italiana era comunque con il gruppo che si stava preparando per la partenza della trasferta di Budapest. Una volta però arrivati all’aeroporto di Malpensa Immobile non si è imbarcato sull’aereo per l’Ungheria con i suoi compagni, l’attaccante azzurro voleva parlare con il commissario tecnico Roberto Mancini che ha poi dato l’ok per il suo rientro a casa.

Le parole di Immobile

Immobile, in occasione della presentazione della Partita della Pace in programma il 14 novembre allo stadio Olimpico di Roma, ha voluto esporre la propria versione dei fatti dopo le tante parole spese sull’argomento.

Ciro Immobile attaccante della Lazio (Credit: Ansa) 29092022 - Meteoweek.com
Ciro Immobile attaccante della Lazio (Credit: Ansa) 29092022 – Meteoweek.com

È stato creato un caso inutile, purtroppo c’è stata la situazione della mia foto in partenza. Stavo solo aspettando Mancini che scendesse dall’aereo dopo che era andato a votare. È stata una casualità”. Il calciatore ha spiegato che stava per partire nonostante non potesse giocare. “Ci siamo trovati d’accordo sul fatto fosse inutile fare un viaggio, meglio tornare a casa e fare tutte le visite. E quindi erano tutti contenti così, un po’ meno io che avrei voluto giocare. Quando ti succede un infortunio, ci sta. Non era una cosa grave, ma rischiosa“.

Devo essere sincero: siamo stati tutti sulla stessa lunghezza d’onda di non rischiare. Così sono tornato a Roma per fare le terapie.
Un po’ pericoloso. I medici sono sempre cauti… Le dodici partite della Lazio da qui alla sosta del Mondiale? Sono tutte importanti“.

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