L’incidente ai gasdotti Nord Stream potrebbe provocare seri danni all’ambiente

Le autorità ambientali della Germania hanno lanciato un avviso in merito ai possibili danni che le fughe di gas nei gasdotti russi potrebbero provocare all’ambiente. 

Le autorità ambientali della Germania hanno avvisato in merito a possibili danni che le fughe di gas constatate nei gasdotti russi Nord Stream 1 e 2 potrebbero provocare all’ambiente.

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La questione è la seguente: dalle falle è rilasciato metano all’interno dell’atmosfera, il che farebbe molti più danni della CO2. Danni che, secondo la Germania, interesserebbero più che l’ecosistema del mare, proprio l’atmosfera. L’Uba (Agenzia Federale Ambiente) ha stimato che potrebbe esserci un rilascio pari a 0,3 milioni di tonnellate di metano e avvisa che per ora non vi sono meccanismi per tappare le tubazioni in questione.

Una tonnellata di metano è in grado di riscaldare l’atmosfera tanto quanto 25 tonnellate di CO2 in 100 anni. Quindi, secondo i calcoli effettuati dall’agenzia tedesca, le conseguenze sul surriscaldamento climatico di queste perdite dovrebbero essere valutate nell’equipollente di 7,5 milioni di tonnellate CO2.

Le stime si fondano sulle tre falle registrate nei Nord Stream 1 e 2, a cui si è andata a sommare una quarta perdita: la Guardia costiera della Svezia ha infatti registrato una quarta fuga di gas, anche se di minore grandezza, nell’area economica esclusiva della Svezia e nel Nord Stream 2.

A scoprire il tutto è stata la polizia svedese che, come quella danese, monitora l’area con barche e aerei. Complessivamente, ora si sono registrate due perdite in ogni gasdotto, due nell’area della Danimarca, e due nell’area della Svezia, tuttavia le acque sono internazionali.

I governi di Svezia, Danimarca, Germania e anche l’Ue, avrebbero ipotizzato che queste falle possano essere un sabotaggio, ragion per cui c’è un’inchiesta in corso.

Tutti e due i gasdotti nell’ultimo periodo non erano funzionanti, tant’è che il Nord Stream 1 aveva interrotto le forniture alcune settimane fa per via di presunti problemi tecnici registrati dalla Russia.

Invece per quanto riguarda il Nord Stream 2, non è mai entrato in funzione, poiché il governo tedesco ha interrotto il percorso di certificazione dopo che la Russia ha riconosciuto le repubbliche del Donbass in Ucraina. Staremo dunque a vedere come si svilupperà tutta questa situazione.

Anna Di Donato

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