Nucleare, gli Usa di Biden annunciano importanti novità

L’amministrazione Biden annuncia di voler investire nelle società private che operano nel settore della fusione nucleare.

Il governo americano investe nelle aziende per progetti di fusione nucleare, manifestando la sua intenzione di collaborare coi privati nello sviluppo di questa fonte di energia sicura e pulita.

Nel corso del Global Clean Energy Action Forum, in corso a Pittsburgh, il Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti ha annunciato lo stanziamento di 50 milioni di dollari a sostegno delle aziende che sviluppano progetti relativi alla fusione nucleare. Lo scopo dell’iniziativa è quello di promuovere accordi tra operatori privati e laboratori nazionali, università e altre organizzazioni no profit. Con quale obiettivo? La progettazione di un impianto pilota di fusione. Un progetto che nelle intenzioni dovrebbe portare la fusione nucleare a essere fattibile sul piano tecnico e commerciale.

La fusione è una fonte on-demand, sicura e abbondante di energia senza emissioni di carbonio, in grado di trasformare il modo in cui generiamo e utilizziamo l’energia”. Così  David Turk, vice segretario del Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti, ha annunciato il lancio dell’iniziativa.

“Oggi ci sono quasi 5 miliardi di dollari di capitale privato investiti in società di fusione prevalentemente con sede negli Stati Uniti. Questa amministrazione è desiderosa di collaborare con queste aziende e lavorare insieme per accelerare il progresso verso un futuro alimentato dalla fusione, che offre abbondanza di energia e sicurezza energetica in tutto il mondo”.

Per la prima volta fondi anche ai privati

È dagli anni ’50 che ogni anno il governo americano investe fondi federali nella ricerca sulla fusione. A oggi gli Usa investo circa 700 milioni di dollari all’anno.

I fondi però erano destinati soprattutto a laboratori e università nazionali e all’ ITER, il principale progetto di ricerca internazionale. Adesso c’è una novità di rilievo. Ossia che i 50 milioni di dollari annunciati a Pittsburgh rappresentano il primo investimento governativo in società di energia da fusione del settore privato. L’investimento aiuterà le società a mettere a punto progetti dettagliati. I 50 milioni però non costituiscono un finanziamento sufficiente per la costruzione di costose centrali elettriche a fusione. Servirà ad ogni modo a consolidare e a dare credibilità alle società di fusione americane.

Stando agli ultimi dati della Fusion Industry Association, nel 2022 il settore della fusione nucleare ha attirato 4,8 miliardi di dollari in capitale di rischio e altri finanziamenti. Un aumento del 139% rispetto all’anno precedente. Da segnalare, verso la conclusione del 2021, che Commonwealth Fusion Systems, spin-off del celebre MIT (Massachusetts Institute of Technology), ha raccolto 1,8 miliardi di finanziamenti in un round condotto da Tiger Global Management. Tra gli investitori anche Google, Bill Gates, John Doerr, Marc Benioff, Time Ventures, co-CEO di Salesforce. A fine 2021 Helion, altra società di fusione privata, è riuscita a chiudere un aumento di capitale pari a 500 milioni di dollari.

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