Terremoto Amatrice, nessun colpevole per il crollo della palazzina: tutti assolti gli imputati

Nessun colpevole per il crollo di una palazzina nel terremoto di Amatrice: assolti tutti gli imputati accusati di omicidio e disastro colposo. Il legale dell’ex sindaco: “Fatta giustizia”.

Nuovi sviluppi in merito al processo per il crollo della palazzina ex Ina Casa, in piazza Sagnotti ad Amatrice – ovvero il terzo degli edifici crollati nell’arco di pochi metri durante il terribile terremoto del 24 agosto 2016.

Assolti gli imputati per il crollo di una palazzina nel terremoto di Amatrice - meteoweek.com
Assolti gli imputati per il crollo di una palazzina nel terremoto di Amatrice – meteoweek.com

L’ex sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi (attualmente consigliere regionale del Lazio per la Lega), è stato assolto “perché il fatto non sussiste”. Per il giudice del tribunale di Rieti, Carlo Sabatini, non vi sarebbe alcun colpevole per i sette morti provocati dal crollo. Sono stati infatti riconosciuti come innocenti tutti e 5 gli imputati: Ivo Carloni, Giovanni Conti, Maurizio Scacchi, Valerio Lucarelli e Gianfranco Salvatore. Insieme al sindaco, dovevano rispondere all’accusa di omicidio colposo plurimo e disastro colposo.

Il legale dell’ex sindaco: “È stata fatta finalmente giustizia”

Il pm Lorenzo Francia, a conclusione del dibattimento, aveva chiesto 6 anni di reclusione per l’ingegnere Ivo Carloni, ovvero il direttore dei lavori di manutenzione effettuati sullo stabile dopo il terremoto de L’Aquila nel 2009. Erano stati chiesti, invece, 5 anni per i tecnici del Genio civile, Lucarelli e Conti, entrambi accusati di aver fornito un parere favorevole al progetto nonostante la presenza di evidenti violazioni delle norme edilizie, oltre che di aver certificato un collaudo in reatlà mai compiuto. Era stata invece chiesta l’assoluzione sia per l’ex primo cittadino Pirozzi, che il tecnico Maurizio Scacchi. L’allora capo dei vigili urbani, Gianfranco Salvatore, era stato invece prosciolto a seguito del decesso dell’imputato.

Sul verdetto del giudice, è intervenuto l’avvocato di Pirozzi, Mario Cicchetti. “È stata fatta finalmente giustizia”, ha commentato il legale. Una giustizia ottenuta “dopo 4 anni e mezzo di un attento dibattimento”, e durante la quale “sono stati sottoposti al tribunale di Rieti tutti gli strumenti per poter decidere conformemente alla verità”.  “Si è giunti ad una sentenza giusta”, ha incalzato Cicchetti.

Diverso, invece, il commento di Mario Sanna, presidente di una delle associazioni delle vittime del sisma, “Il sorriso di Filippo”. “È un’ulteriore umiliazione per noi, continuano a dirci ‘non vi diamo importanza’”, ha spiegato Sanna. E ha poi incalzato: “Devo pensare che secondo i giudici il palazzo è crollato per colpa della natura. La verità è che siamo carne da macello, nessun aiuto economico ci è ancora arrivato. Passiamo gli anni a rinverdire questo dolore, i familiari delle sette persone morte non li ho sentiti perché non riusciremmo a parlare e ci scambieremmo solo lacrime”.

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