Dopo le polemiche sulle frasi choc contro i “vecchi”, bollati come “rinc***ti” che dovrebbero smettere di votare, l’influencer Giulia Torelli torna a farsi sentire.
La blogger da 214mila follower interviene ancora su Instagram – dove è nota col nick “Rockandfiocc” – per replicare ai critici. Senza però scuse o ripensamenti per le frasi poco eleganti sugli anziani andati a votare alle elezioni di domenica scorsa.
Finisce ancora al cento delle polemiche la fashion influencer Giulia Torelli. Prima era finita nell’occhio del ciclone per quelle frasi post-voto su Instagram contro gli anziani: “Perché i vecchi votano?”, si era chiesta in una story. “Hanno già esercitato il diritto di voto nella loro vita lunghissima”. Dunque che fare coi “vecchi”, soprattutto quelli che “votano male” (non a sinistra, va da sé)? La ricetta è chiara: “Basta votare, non sanno niente, quello che sanno lo vedono al tg. I vecchi non devono fare niente, neanche votare, devono stare in casa fermi e immobili con quelle mani”.
Insomma, hanno votato anche troppo, largo ai giovani in cabina elettorale. E ancora: “Sono completamente rinc***ti, in giro ancora con le mascherine sulla bocca, sono passati tre anni, cosa non è chiaro ancora? Che non serve a niente se non la tieni sul naso. Eppure sono lì, vivi e attaccati alla vita”, ha concluso.
La replica su Instagram ai “critici”
Inevitabili le polemiche sui social. Ai quali la 35enne influencer milanese ha replicato, come si suol dire, con una toppa peggiore del buco. Giulia Torelli è tornata infatti a farsi sentire sulla pagina Instagram del settimanale Grazia, commentando un post che ripercorreva la bufera social scatenatasi dopo le sue parole sul voto dei “vecchi”.
“Comunque forse non sapete leggere, ho 214.000 follower. E i miei nonni sono morti, per la cronaca”. Così l’esordio della influencer, che ha rivendicato con fierezza il numero dei suoi seguaci. “Vi ho regalato visualizzazioni per anni, veramente questo post non me l’aspettavo. Mi fate schifo”, ha poi concluso il suo sfogo la blogger, forse alludendo allo spazio che la rivista le ha riservato in passato.
Ad ogni modo, nella replica piccata non appare alcun tipo di ripensamento o di scusa per le frasi infelici sugli elettori non più giovanissimi. Solo disappunto e irritazione per le critiche ricevute. Come accade quando si finisce per credere che la “bolla” dei social sia la garanzia di una sorta di onnipotente infallibilità. Come se il piedistallo virtuale di Instagram assicurasse un salvacondotto a qualunque genere di provocazione, anche alla più pesante.