Bimbo trattato male dalla maestra d’asilo: schiaffeggiato, rincorso e “messo a testa in giù”

I genitori denunciano: «Nostro figlio aveva crisi di pianto, incubi notturni e urlava». La maestra è stata sospesa per 4 mesi 

Una maestra d’asilo di Isernia, ha subìto una sospensione di quattro mesi poiché accusata di aver maltrattato un bambino. La sospensione è giunta a seguito di una serie di indagini portate avanti dai carabinieri.

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Da quanto si apprende, il bambino aveva confidato ai genitori dei maltrattamenti che avrebbe subìto e si erano accorsi che non stava bene. Ecco perché hanno deciso di sporgere denuncia in caserma. Da lì sono scattate le indagini che si sono servite anche di strumenti tecnici, come videocamere a scuola che hanno provato, per un mese, circa 40 episodi di un certo rilievo, tra cui minacce da parte dell’insegnante e l’istigazione dei compagni contro il bambino.

I fatti risalgono a qualche mese fa, quando la mamma del piccolo aveva osservato nel figlio «crisi di pianto, incubi notturni, stati di paura che lo facevano svegliare dal sonno urlando e piangendo». Inoltre il bambino aveva confidato alla madre che «la maestra, quando stava a scuola, lo picchiava».

Così i genitori del bambino hanno deciso di recarsi dai carabinieri per denunciare la maestra. Tra le altre cose, la donna ha pure raccontata di aver assistito a un episodio spiacevole. La madre del bambino, infatti, «nel recarsi presso l’istituto scolastico, aveva visto la maestra in questione rincorrere tra i banchi della classe il figlio che una volta raggiunto veniva afferrato, messo a testa in giù e percosso con uno schiaffo sul sedere. Dopo che il bambino riusciva a sottrarsi all’insegnante veniva nuovamente raggiunto da quest’ultima che agitava le mani verso il minore, come se lo stesse percuotendo, urlandogli che doveva andare via dalla classe».

Il lavoro degli inquirenti per scoprire cosa è successo è stato attuato con intercettazioni di tipo ambientale e anche con l’uso di videocamere. Come spiegano i carabinieri, l’inchiesta ha portato a galla «gravi indizi di colpevolezza in capo all’insegnante, poiché venivano captati 42 episodi significativi: espressioni ingiuriose e intimidatorie verso il bambino e l’istigazione dei compagni di classe alla violenza nei confronti del bambino», hanno chiosato i militari dell’Arma.

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