Elezioni: il nuovo governo dovrà trovare 40 miliardi in 100 giorni. Addio promesse?

Il nuovo governo dovrà trovare 40 miliardi in 100 giorni, e non sarà possibile mantenere le promesse elettorali annunciate. Questo quanto pronosticato dalla Cgia di Mestre.

Domani si terranno le elezioni politiche 2022 per il rinnovo della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica. E se mancano ormai poche ore al voto, già si preannunciano difficili i primi giorni dell’esecutivo post Draghi. Secondo quanto dichiarato da una nota dell’Ufficio studi della Cgia di Mestre (Venezia), infatti, il nuovo governo dovrà trovare entro 100 giorni almeno 40 miliardi di euro.

Elezioni 2022, il nuovo governo dovrà trovare 40 miliardi in 100 giorni - meteoweek.com
Elezioni 2022, il nuovo governo dovrà trovare 40 miliardi in 100 giorni – meteoweek.com

Con deadline prevista per il prossimo 31 dicembre, dunque, la nuova squadra dovrà individuare 5 miliardi con i quali estendere gli effetti contro il caro-energia (introdotti con il decreto Aiuti ter), e gli altri 35 con i quali impedire il decadimento dei provvedimenti, introdotti da Draghi, attraverso la prossima legge di bilancio.

Trovare 40 miliardi di euro, ipoteca sul nuovo governo uscente

“Sarà quasi impossibile mantenere, almeno nei primi 100 giorni, le promesse elettorali annunciate in questi ultimi due mesi come, ad esempio, la drastica riduzione delle tasse, la riforma delle pensioni, il taglio del cuneo fiscale”, spiega la Cgia. Compito del nuovo governo uscente sarà dunque quello di trovare, entro il prossimo 31 dicembre, almeno 40 miliardi di euro “ipotecati”. Miliardi che, nello specifico, sono così distribuiti:

  • 15 miliardi di euro per rinnovare nei primo trimestre le misure contro il caro energia previste dal decreto Aiuti ter;
  • 8,5 miliardi di euro per indicizzare le pensioni;
  • 5 miliardi di euro per il rinnovo del contratto del pubblico impiego;
  • 4,5 miliardi di euro per lo sconto contributivo del 2 per cento a carico dei lavoratori dipendenti con reddito fino a 35 mila euro;
  • 2 miliardi di euro di spese indifferibili.

Alla luce di quelli che saranno i risultati con le elezioni di domani, mentre il governo uscente presenterà la Nota di aggiornamento al documento di economia e finanza (Nadef), il nuovo esecutivo redigerà entro il 15 ottobre il Documento programmatico di bilancio (Dpb). Documento, questo, che sarà seguito dal disegno di legge di bilancio, da redigere entro il 20 ottobre. La Cgia, tuttavia, avverte che si tratta di scadenze che molto difficilmente saranno rispettate, “visto che la prima seduta delle nuove Camere è stata fissata il 13 ottobre”.

E sarà arduo anche approvare per tempo la finanziaria 2023, il cui voto definitivo è previsto per legge entro il 31 dicembre. I tempi sono dunque strettissimi, e le risorse da trovare tante e ingenti.

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