Un uomo di 49 anni è morto dopo essere arrivato in pronto soccorso con dolori lancinanti al petto e difficoltà nel respirare. Il pronto soccorso era chiuso per sanificazione per due casi di Coronavirus
Un uomo di 49 anni è finito in ospedale a Castellammare di Stabia (Napoli) manifestando dolori lancinanti al petto e difficoltà nella respirazione, ma come riportano i familiari, è morto in sala d’attesa senza essere assistito, con il pronto soccorso chiuso per via di una sanificazione dovuta a due contagi Covid.
Su quanto occorso, la Procura di Torre Annunziata sta indagando. La persona che ha perso la vita è Mario Buono, 49 anni, deceduto martedì 20 settembre al nosocomio San Leonardo di Castellammare di Stabia. Ad aprire un’inchiesta interna sulla vicenda anche la Asl Napoli 3 Sud. Da quanto riporta la denuncia, Mario Buono è arrivato al pronto soccorso verso le ore 21:50, ed è rimasto ad aspettare che terminasse la sanificazione dei locali.
Purtroppo, però, la situazione si è aggravata perché nel frattempo il 49enne è peggiorato e ha avuto un infarto. I carabinieri hanno posto sotto sequestro la cartella clinica dell’uomo, in attesa dell’esito dell’esame autoptico che dovrà appurare le cause del decesso, dopo l’ipotesi che possa essere morto per un infarto. Quanto accaduto riaccende gli animi in merito al dibattito sul depotenziamento dei servizi di emergenza nell’area compresa tra Castellammare di Stabia e Sorrento, dopo che il pronto soccorso di Vico Equense è stato chiuso.
Intanto, i familiari di Buono e amici dell’uomo, sui social affermano che il 49enne avrebbe potuto essere salvato se fosse stato curato per tempo. E invece, per via dello stop obbligato al pronto soccorso per sanificare, i medici presenti hanno tentato di soccorrere il paziente ma non avendo a disposizione gli strumenti necessari non hanno potuto fare nulla per salvarlo.
Hanno anche provato a rianimarlo in extremis, ma niente da fare. Gli amici dicono del 49enne che era un uomo «buono, di poche parole, un lavoratore». Era sposato, aveva figli, lavorava in un’impresa del Nord. Non aveva patologie pregresse. L’ex primo cittadino di Castellammare di Stabia, ha espresso il proprio cordoglio per quanto occorso:«Mi rattrista venire a conoscenza di queste tragedie che si verificano ancora sul nostro territorio. La pandemia ci ha insegnato che gli investimenti sulla sanità devono rappresentare una priorità assoluta sull’agenda delle istituzioni, per tutelare la salute di tutti i cittadini, per valorizzare l’essenziale lavoro degli operatori sanitari e per guardare avanti con rinnovata fiducia. Mi auguro che sia fatta presto chiarezza sulla morte di Mario, con l’auspicio che simili episodi non accadano mai più in futuro», ha chiosato.