Introduzione del salario minimo, abolizione della legge Fornero, potenziare il Reddito di Cittadinanza, economia circolare, patrimoniale. Ecco la proposta di Unione Popolare per le elezioni del 25 settembre.
Un’alleanza tra partiti di sinistra, questa la formazione della lista prodotta da Rifondazione Comunista, Potere al Popolo, ManifestA e Democrazia e Autonomia e guidata dall’ex-sindaco di Napoli ed ex-magistrato Luigi De Magistris. Appare come l’ennesimo tentativo di mettere insieme piccoli partiti di sinistra per raggiungere il quorum necessario ad accedere in Parlamento, ma i sondaggi non gli danno grandi speranze. A ogni modo Unione Popolare si presenta in quasi tutti i collegi in cui si vota ed è riuscita a raggiungere le firme necessarie in tempo record, può essere una sorpresa per queste elezioni politiche. Vediamo qual è suo programma.
LAVORO
Unione Popolare propone l’introduzione di un salario minimo legale che sia di almeno 10 euro lordi l’ora, ovvero 1600 euro al mese e la cifra deve essere ricalcolata annualmente per rimanere al passo con l’inflazione e il caro vita. “Il rialzo di tutti i salari anche come mezzo di politica industriale, per spingere le imprese verso produzioni a più alto valore aggiunto” afferma il testo del programma, inoltre è previsto un piano di assunzioni statali per un milione di posti così da essere in linea con la media europea di impiegati pubblici per abitante. Infine si chiede l’abolizione del Jobs Act e “delle leggi che hanno incentivato la precarietà“.
ECONOMIA
La lista guidata da De Magistris prevede l’eliminazione dell’Iva sui prodotti alimentari di prima necessità, la tassazione degli extra profitti delle aziende energetiche e di “reintrodurre un meccanismo automatico di adeguamento dei salari all’aumento del costo della vita“.
SOCIALE
Va potenziato il Reddito di Cittadinanza che deve passare dal massimale di 780 euro a 1000 euro al mese con innalzamento della soglia Isee fino a 12.000 euro, escludendolo dalla forzatura del nucleo familiare. Si chiede anche l’introduzione del “reddito domestico per garantire dignità a ogni persona“. Da affrontare immediatamente il problema dell’emergenza case con la costruzione di nuovi 500mila alloggi pubblici a canone sociale. Sul tema pensioni di parla di abolizione della legge Fornero ed età pensionabile a 60 anni con 35 di contributi, la pensione minima invece passa a mille euro mensili, inoltre è necessario “uniformare il trattamento previdenziale dei lavoratori autonomi a quello dei lavoratori dipendenti, con estensione dell’indennità di maternità e malattia“.
SCUOLA E SALUTE
Si chiede la fine dell’alternanza scuola-lavoro, la stabilizzazione del personale precario della scuola, libri, cinema, teatro e mezzi pubblici gratuiti fino al termine delle scuole superiori ai 18 anni. Sulla salute va superata la controriforma del 2001 e un aumento dei posti letto e del e il personale medico e sanitario per 1000 abitanti.
AMBIENTE ED ENERGIA
Previsto un piano di investimenti straordinario nelle energie rinnovabili, In generale si parla di “un’economia circolare, equa e solidale, stop inceneritori, fossile e nucleare“. Necessaria una legge per portare a zero il consumo di suolo, nuovi investimenti sul trasporto urbano e interurbano, elettrificazione di tutto il trasporto pubblico, fine dell’estrazione petrolifera e nessun finanziamento all’estrazione di combustibili fossili.
POLITICA ESTERA
No assoluto all’invio di armi in Ucraina. Unione Popolare chiede anche il riconoscimento da parte della comunità internazionale e dell’Italia dello stato della Palestina e l’abolizione del MES. Inoltre si chiede il superamento della Nato e “politiche di disarmo a livello globale, opponendosi all’aumento delle spese militari al 2% del PIL e impegnandosi alla progressiva riduzione delle stesse“.