Il candidato per il centrodestra in Sicilia, S. Ferrigno, avrebbe chiesto voti a un esponente di Cosa Nostra, in cambio di favori e denaro. Le ultime intercettazioni ambientali sono di pochi giorni fa.
È stato arrestato, dai carabinieri di Palermo, S. Ferrigno, di 62 anni. L’uomo candidato al Parlamento regionale siciliano alle prossime elezioni nei Popolari Autonomisti di Raffaele Lombardo. Si tratta di una lista della coalizione che sostiene l’ex presidente del Senato Renato Schifani nella corsa alla presidenza della Regione siciliana.
S. Ferrigno, da quanto emerge dalle indagini, avrebbe chiesto voti in cambio di favori e denaro, a un esponente di Cosa Nostra. È la Direzione Distrettuale Antimafia a coordinare l’inchiesta, a cui è stata data vita dai carabinieri del Nucleo investigativo guidati dal tenente colonnello Salvatore Di Gesare. Le indagini, infatti, vertono sui clan mafiosi della provincia di Palermo.
Un ciclone che aveva già travolto nel giugno scorso i candidati al Consiglio Comunale di Palermo F. Lombardo e P. Polizzi, entrambi del centrodestra. Questi sono finiti in carcere sempre con l’accusa di scambio elettorale politico mafioso.
Anche nel caso di S. Ferrigno, accusato di scambio elettorale politico-mafioso, sono finiti in carcere con lui il boss G. Lo Duca e P. Lo Iacono, che avrebbe fatto da intermediaria tra il politico e la mafia.
Ma chi è S. Ferrigno? L’uomo ha 62 anni ed è originario di Carini, centro del palermitano. Nel 2003 è stato fra i fondatori dell’Associazione Azzurri nel Mondo of California, una non-profit per gli italiani all’estero che si ispira ai valori e agli obiettivi di Silvio Berlusconi. È stato parlamentare azzurro nel 2006, eletto nella circoscrizione estera per il Nord e Centro America.
Il Giornale degli Italiani all’Estero lo descriveva così: «Le sue convinzioni politiche e l’assoluta dedizione all’Italia in una visione di progresso civile e di lealtà agli Stati Uniti hanno motivato la sua discesa in campo. Persona capace, preparata e generosa, piace agli italiani d’America per il suo parlare schietto e senza virtuosismi dialettici e le ambiguità che hanno contraddistinto altri personaggi che hanno calcato gli stessi scenari lasciando dietro di sé qualche perplessità e molta indifferenza».
Termina il proprio mandato parlamentare nel 2008. Quindi, l’allora presidente della Regione Siciliana Raffaele Lombardo lo nominò consulente per i rapporti tra la Regione e i siciliani all’estero.
Alle elezioni regionali in Sicilia del 2022 si è candidato con Popolari e Autonomisti all’Ars nella coalizione di centrodestra che sostiene l’aspirante governatore Renato Schifani.
È stato arrestato il 23 settembre 2022 con l’accusa di scambio elettorale politico-mafioso. È attualmente recluso presso il carcere dell’Ucciardone a Palermo.